“Il 16 marzo 1978 in via Fani si consumò uno dei più pesanti attacchi alla Repubblica e alla democrazia italiana.
Il rapimento del presidente della DC Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse costò la vita a cinque servitori dello Stato: Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Domenico Ricci e Oreste Leonardi. Ai familiari dei cinque uomini della scorta va il nostro ricordo commosso e sincero.
Non dimenticare cosa è stato via Fani è un imperativo per ogni italiano che ha a cuore i valori della nostra Costituzione.” È quanto dichiara Gianluca Rizzo, parlamentare M5S e Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
“Le lunghe settimane del rapimento di Aldo Moro – prosegue Rizzo – piombarono l’Italia in un clima plumbeo e triste che si concluse con la vigliacca uccisione dello statista.
L’obiettivo delle BR era quello di far girare al contrario la ruota della storia, con l’obiettivo esplicito di ostacolare la collaborazione delle forze popolari nel governo.”
“Di quegli interminabili giorni, oltre che il ricordo dei cinque poliziotti assassinati, deve rimanere vivo l’insegnamento di Aldo Moro e la sua capacità di pensare ed immaginare il futuro del Paese con la collaborazione di tutte le forze democratiche” conclude il Presidente Rizzo.
Roma, 16 marzo 2021
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