FRANCESI

Lettera dei generali francesi ( in pensione) al governo: la Francia è in pericolo

Una ventina di  generali francesi in pensione, tramite un portale di destra,  hanno lanciato un comunicato nel quale si appellano al presidente Macron, invitandolo a prendere provvedimenti contro  l’islamismo e contro le orde di banlieue”.

Ovviamente ciò ha suscitato la reazione di tutta la classe politica, dando il via ad una vera e propria polemica a livello nazionale. Di seguito il comunicato integrale:
 

L’ora è seria, la Francia è in pericolo , diversi pericoli mortali la minacciano. Noi che, anche in pensione, rimaniamo soldati di Francia, non possiamo, nelle attuali circostanze, restare indifferenti alle sorti del nostro bel Paese.

Le nostre bandiere tricolori non sono solo un pezzo di stoffa, ma simboleggiano la tradizione, attraverso i secoli, di coloro che, indipendentemente dal colore della pelle o dal credo, hanno servito la Francia e dato la vita per lei. Su queste bandiere, troviamo le parole “Onore e Patria” in lettere d’oro. Ora, il nostro onore oggi sta nel denunciare la disintegrazione che sta colpendo il nostro paese.

– Disintegrazione che, attraverso un certo antirazzismo, ha un solo obiettivo: creare sul nostro suolo un malessere, persino l’odio tra le comunità. Oggi, alcuni parlano di razzismo, indigenismo e teorie decoloniali, ma attraverso questi termini è la guerra razziale che questi odiosi e fanatici sostenitori vogliono.

Disprezzano il nostro paese, le sue tradizioni, la sua cultura, e vogliono vederlo dissolversi strappando il suo passato e la sua storia. Così attaccano, per mezzo di statue, le vecchie glorie militari e civili analizzando parole secolari.

– Si tratta di una disintegrazione che, con l’islamismo e le orde suburbane, sta portando al distacco di molte parti della nazione, trasformandole in territori soggetti a dogmi contrari alla nostra costituzione. Tuttavia, ogni francese, qualunque sia la sua fede o non fede, è di casa ovunque in Francia; non può e non deve esistere nessuna città o quartiere in cui le leggi della Repubblica non siano applicabili.

– Disintegrazione, perché l’odio prevale sulla fraternità durante le manifestazioni in cui il potere usa le forze dell’ordine come agenti per procura e capri espiatori di fronte ai francesi in gilet gialli che esprimono la loro disperazione. Questo mentre individui infiltrati e incappucciati saccheggiano i negozi e minacciano queste stesse forze dell’ordine. Eppure, questi ultimi non fanno che applicare le direttive, a volte contraddittorie, date da voi, governanti.

I pericoli aumentano, la violenza aumenta di giorno in giorno. Chi avrebbe previsto dieci anni fa che, un giorno, un insegnante sarebbe stato decapitato fuori dalla sua scuola? Ora, noi, i servitori della Nazione, che siamo sempre stati pronti a mettere la nostra pelle alla prova – come richiedeva il nostro status militare – non possiamo essere spettatori passivi di tali azioni.

Quindi, chi guida il nostro paese deve imperativamente trovare il coraggio necessario per sradicare questi pericoli. Per questo, spesso è sufficiente applicare senza debolezze le leggi che già esistono. Non dimenticate che, come noi, la grande maggioranza dei nostri concittadini è stufa dei vostri vacillanti e colpevoli silenzi.

Come disse il cardinale Mercier, primate del Belgio: “Quando la prudenza è ovunque, il coraggio non è da nessuna parte.” Quindi, signore e signori, basta procrastinare, l’ora è seria, il lavoro è colossale; non perdete tempo e sappiate che siamo pronti a sostenere le politiche che prenderanno in considerazione la salvaguardia della nazione.

D’altra parte, se non si fa nulla, il lassismo continuerà a diffondersi inesorabilmente nella società, causando alla fine un’esplosione e l’intervento dei nostri commilitoni attivi in una pericolosa missione di protezione dei nostri valori di civiltà e di salvaguardia dei nostri compatrioti sul territorio nazionale.

Vediamo che non è più tempo di procrastinare, altrimenti domani la guerra civile metterà fine a questo caos crescente, e i morti, di cui sarete responsabili, si conteranno a migliaia.

FONTE LA VOCE DEL PATRIOTA

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