L’epidemia da covid19 si poteva evitare? L’interrogazione parlamentare che scuote il Governo

Alessandra Ermellino, deputata del M5S e membro della Commissione difesa,  ha depositato una interrogazione parlamentare rivolta al presidente del Consiglio Conte ed al Ministro della Salute Speranza sulle “probabili omissioni” della intelligence italiana circa la diffusione del coronavirus nel nostro paese. 

Nell’interrogazione pubblicata in anteprima da ” La Stampa” , la Ermellino  chiede se i servizi italiani sapevano del rischio di pandemia, e nel caso perché avrebbero omesso di informare prontamente il governo.



Come mai – chiede la deputata – il Dis, il dipartimento per le informazioni e la sicurezza della Repubblica, non ha informato adeguatamente i parlamentari del rischio Coronavirus negli highlights spediti a tutti i deputati e i senatori il 29 febbraio?

La Ermellino quindi punta il dito sull’operato del direttore del Dis Gennaro Vecchione e chiede quali siano state «Le ragioni del mancato rilievo della notevole presenza di persone provenienti da Wuhan alla Fiera di Rimini proprio nei giorni della chiusura della medesima regione da parte del governo cinese». La Fiera si tenne a Rimini dal 16 al 20 gennaio, con centinaia di buyer provenienti da Wuhan.

Nei giorni successivi – il 13, il 17, il 20 e il 23 gennaio – lo stesso dirigente pubblico aveva emesso altri aggiornamenti sul rischio epidemico, e sul fatto che fosse ormai fuori dai confini cinesi (Giappone e Corea del Sud). Dal 16 al 20 gennaio si tiene la Fiera di Rimini. «A quanto risulta all’interrogante – è scritto nell’interrogazione – nel padiglione B3 vi sono anche stand di Codogno e delle province di Bergamo e Brescia».



Il 23 gennaio il governo cinese blocca ogni accesso a Wuhan. Il 27 gennaio il WHO diffonde le linee guida per la gestione dei voli civili e innalza ulteriormente il livello di allarme a causa dei timori di pandemia. Nella Relazione del Dis, e nella lettera di Vecchione ai parlamentari, si legge nell’interrogazione, «non vi è alcuna menzione alla grave pandemia in atto». Nonostante, sostiene Ermellino, un possibile allarme che sarebbe arrivato anche dall’intelligence.

Il membro della Commissione difesa del M5S, lo scorso 2 aprile, aveva  pubblicato sul suo blog una mail che aveva inoltrato a Vecchione:

“Gentile Direttore,

essendomi avvicinata per dovere istituzionale, in quanto membro della Commissione Difesa, ai temi di competenza dei sistemi informativi, ho inteso che ricevere un’informazione un’ora prima rispetto a riceverla un’ora dopo, o non riceverla affatto, sia dirimente in merito al mantenimento della carica che occupa il responsabile della formulazione e inoltro di suddetta informazione.

Nel documento che ho ricevuto, e con me tutti i membri del Parlamento, non v’è infatti menzione di quanto sta accadendo e che, si presume, stia determinando la fine del mondo come da noi conosciuto”.

Pronta a ritirare quanto scritto se mi verranno fornite risposte soddisfacenti.





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