ZAGABRIA – Il parlamento croato ha approvato una riforma che segna il ritorno del servizio di leva obbligatorio dopo oltre un decennio: la Croazia reintroduce la coscrizione per rafforzare la propria capacità di difesa nazionale in un contesto europeo caratterizzato da crescenti tensioni. La legge è stata approvata con 84 voti favorevoli, 11 contrari e 30 astensioni su 151 seggi.

Secondo il piano, tutti i giovani maschi che compiono 18 anni saranno soggetti a un periodo di allenamento base di due mesi presso le forze armate, mentre per gli obiettori di coscienza sarà prevista una forma alternativa (tre-quattro mesi in servizio civile).Il servizio obbligatorio era stato sospeso nel 2008.

Le ragioni della scelta

Il Governo difende la scelta come risposta ai mutati scenari di sicurezza in Europa, in particolare all’aggressione russa in Ucraina e all’instabilità nei Balcani. 
Inoltre, si punta a «trasmettere ai giovani le competenze base necessarie in situazioni di crisi» e a rafforzare la riserva militare nazionale.

Modalità e numeri

Il Piano prevede che ogni anno vengano chiamati fino a circa 15-18 mila giovani uomini alla leva. Le donne non saranno obbligate a partecipare ma potranno farlo volontariamente.
Il servizio dura due mesi in forma militare. In alternativa, chi opta per il servizio civile – ad esempio in protezione civile o enti locali – presterebbe servizio per tre-quattro mesi.

Altre nazioni europee che hanno già reintrodotto o rafforzato la leva

Lettonia

  • Ha reintrodotto la leva nel 2023 per gli uomini dai 18 ai 27 anni, con durata fino a 11 mesi. Scopo: rafforzare la prontezza nei confronti della vicinanza con la Russia.

Svezia

  • In Svezia la leva era stata sospesa ma è stata reintrodotta nel gennaio 2018 in forma selettiva, e oggi è anche integrata con il genere femminile. Durata variabile, fino a 9-15 mesi in base al ruolo.

Danimarca

  • Non propriamente “reintroduzione” ma modifica significativa: dal luglio 2025 le donne saranno integrate nel sistema di leva (finora solo uomini), e si prevede di allungare la durata del servizio. 

Altri casi

  • Lituania: la leva è stata reintrodotta nel 2015 dopo la sospensione precedente. Molti altri paesi europei stanno dibattendo il ritorno della leva o l’espansione del servizio militare obbligatorio.

Implicazioni e riflessioni

La reintroduzione del servizio di leva in Croazia rappresenta un segnale forte che le dinamiche di sicurezza in Europa stanno cambiando: la professionalizzazione delle forze armate non sembra più sufficiente, e molti Stati tornano a considerare la massa critica costituente un “esercito di cittadini”.
Dal punto di vista geopolitico, la scelta si inserisce nel contesto della guerra in Ucraina, del rafforzamento della presenza militare russa e dell’allarme per la stabilità nei Balcani.

Dal punto di vista sociale ed economico, la leva obbligatoria pone questioni su costi, diritti individuali, pari opportunità di genere (in molti casi la leva riguarda solo uomini) e sull’equilibrio tra difesa nazionale e vita civile.
Infine, la decisione può avere effetti collaterali: rafforzamento della riserva nazionale, maggiore legame tra gioventù e istituzioni dello Stato, ma anche possibili tensioni su fronte diritti, inclusione e discriminazione.

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