IRPEF 2022, aliquote e scaglioni: novità in arrivo con la Legge di Bilancio

Trovata l’intesa nel governo per il taglio dell’Irpef. In particolare, le aliquote Irpef scendono da 5 a 4, con la cancellazione di quella al 41% e con il taglio di 2 punti di quella al 27% che passa al 25% e di 3 punti di quella al 38% che passa al 35%, mentre sulla no tax aerea attuale di 8.174,00 euro si valutano piccole modifiche.

Sono queste le ultime novità emerse dopo l’incontro tenutosi il 25 novembre 2021, ma si attende ancora la formalizzazione dell’accordo raggiunto, che porterà alla stesura di un emendamento da presentare in sede di discussione della Legge di Bilancio 2022.

Si tratterebbe, comunque, di un primo passo verso la definizione di una futura Irpef a tre aliquote che, secondo le intenzioni del MEF, dovrebbe essere così strutturata:

 23 per cento fino a 25.000 euro;

 33 per cento fino a 55.000 euro;

 43 per cento per i redditi superiori.

Alle nuove aliquote potrebbe affiancarsi poi una ridefinizione del sistema delle detrazioni che potrebbe toccare anche il bonus Renzi e Conte erogato mensilmente in busta paga.

COME CAMBIA L’IRPEF

Nella tabella che segue vengono riportate l’attuale Imposta sulle persone fisiche e la nuova Irpef, che dovrebbe entrare in vigore dal prossimo anno.

Allo stato attuale, fare proiezioni di calcolo è un po’ azzardato, in quanto la tassazione netta ai fini Irpef è condizionata anche dal sistema delle detrazioni, tra cui quelle per lavoro che dovrebbero essere riviste.

Comunque, tenendo ben presente quanto appena detto, ma giusto per avere una prima sommaria idea di come potrebbe variare la tassazione, proviamo a capirne qualcosa in più, sulla base di quanto affermato, facendo una simulazione per iniziare a valutarne gli effettivi vantaggi, senza dimenticare che, comunque, si tratta ancora di una ipotesi.

(a) annuo lordo per 13 mensilità
(b) Bonus Renzi e Conte per solo lavoratori dipendenti

(c) Taglio Irpef dal 2022 valido anche per Pensionati ed Autonomi

(d) Il Risparmio fiscale dei Pensionati e degli Autonomi è diverso da quello dei lavoratori dipendenti


Come è facilmente intuibile nessun ci perde dal cambio delle aliquote e degli scaglioni, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni politici e alcuni quotidiani vedove del governo precedente che hanno speculato sul fatto che gli appartenenti allo scaglione  da 55.000,00 euro a 75.000,00 euro sarebbero stati penalizzati da un aumento della tassazione di 2 punti, mentre non è così in quanto comunque beneficiano dell’abbassamento delle aliquote del secondo e terzo scaglione rispettivamente al 25% e 35%.

Inoltre, la riduzione dell’Irpef, oltre ad apportare maggiori vantaggi al ceto medio, è a beneficio anche dei pensionati e dei lavoratori autonomi che erano esclusi dal Bonus Renzi di 80,00 euro poi portato a 100,00.

Infine, si presume che l’avvio operativo del risparmio fiscale nelle buste paga non sarà a gennaio 2022, ma slitterà di qualche mese (probabilmente marzo) per permettere agli operatori di aggiornare i sistemi operativi e per allineare le nuove detrazioni  all’ingresso in campo del nuovo assegno unico previsto da marzo prossimo.

Non è facile prevedere se nel mese in cui partirà il taglio dell’Irpef sarà previsto anche il conguaglio dei mesi precedenti ovvero rinviato al conguaglio di fine anno.

Articolo a cura del 1° Luogotenente in quiescenza Antonio Pistillo

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