Roma ha avviato l’iter per acquistare 29 elicotteri d’attacco Leonardo AW249 (costo ~€1,221 mld), terza fase del programma che mira a portare la flotta a 48 velivoli e a completare la FOC (2026-2032).

Secondo la stampa estera, l’Esercito Italiano ha avviato la procedura per ottenere l’approvazione governativa all’acquisto di 29 elicotteri d’attacco Leonardo AW249 (costo stimato circa €1,221 miliardi). L’operazione rappresenta la terza fase del programma AW249 e porterà la flotta pianificata a 48 velivoli; la fase è prevista dal 2026 al 2032 e comprende anche l’ammodernamento delle 19 unità già contrattualizzate.

Contesto e portata del programma (H3)

Il programma AW249, sviluppato da Leonardo come sostituto dell’Agusta A129 Mangusta, è entrato in una nuova fase. I documenti presentati a Montecitorio mostrano l’intenzione di procedere con una terza tranche da 29 elicotteri FOC (Full Operational Capability) che, una volta approvata, completerebbe la flotta prevista di 48 AW249 per l’Esercito Italiano. La spesa prevista per questa fase è di circa €1,221 miliardi, che si sommano agli investimenti iniziati nel 2016 per un totale di ~€4,647–4,648 miliardi complessivi del programma. 

Tempistiche e contenuto della terza fase (H3)

Il piano indicato nei documenti parlamentari stima l’avvio della terza fase nel 2026 con una conclusione programmata entro il 2032. L’ambito della fase include: approvvigionamento dei 29 velivoli in configurazione FOC, retrofit delle prime 19 unità attualmente in IOC, certificazione/industrializzazione della piattaforma e un pacchetto integrato di supporto logistico e addestrativo pluriennale (aula, simulatori, supporto mission-planning).

Cronologia finora e prove operative (H3)

I primi prototipi e pre-serie sono stati consegnati a partire dal 2017 (3 pre-serie IOC). Nel 2021 e nel 2024 sono state ordinate e consegnate ulteriori tranche (4 nel 2021, 12 nel 2024), che hanno permesso l’impiego della piattaforma in vari test e in esercitazioni come Stella Alpina 2024 sul territorio trentino. Prove di resistenza sono state effettuate anche in ambienti caldi (Calabria, Cordova in Spagna) e l’AW249 ha completato prove di fuoco con il cannone Oto Melara TM197B 20 mm e razzi non guidati da 70 mm; sono in corso dimostrazioni con missili Spike aria-terra e valutazioni su un potenziale missile aria-aria.

Caratteristiche tecniche e capacità (H3)

L’AW249 monta due motori General Electric CT7-8E6, raggiunge una velocità di crociera indicativa nell’ordine dei ~249 km/h e supporta una combinazione di carburante e payload fino a ~2.800 kg. La piattaforma integra sistemi di gestione della battaglia (Battle Management System), capacità di integrazione con droni e contromisure (incluso soppressore IR) per ridurre la firma termica e aumentare la sopravvivenza in contesti moderni.

Caratteristiche tecniche e capacità (H3)

L’AW249 monta due motori General Electric CT7-8E6, raggiunge una velocità di crociera indicativa nell’ordine dei ~249 km/h e supporta una combinazione di carburante e payload fino a ~2.800 kg. La piattaforma integra sistemi di gestione della battaglia (Battle Management System), capacità di integrazione con droni e contromisure (incluso soppressore IR) per ridurre la firma termica e aumentare la sopravvivenza in contesti moderni.

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