L’Esercito Italiano nell’ambito dell’emergenza COVID-19, oltre al noto dispositivo di Strade Sicure, sta garantendo il massimo supporto a tutte le chiamate della società civile, prima fra tutti l’intervento della Sanità Militare sul territorio nazionale per l’effettuazione dei tamponi, sia presso le ASL che nelle principali città italiane nei drive-through dell’Operazione IGEA.
La Forza Armata, oltre a mettere a disposizione gli ospedali militari di Roma e Milano, ha realizzato ospedali da campo, come quello già operativo a Perugia e quelli in allestimento in Calabria e Valle D’Aosta, oltre a fornire posti letto, in diverse strutture logistiche addestrative, per i cittadini che non necessitano di ospedalizzazione.
Reparti dell’Esercito stanno realizzando tensostrutture in tutta Italia a favore della Sanità civile, come è avvenuto in pochissimo tempo in Piemonte, ed Unità per la difesa dalla guerra nucleare batteriologica e chimica, stanno intervenendo per bonificare aree e infrastrutture su tutto il territorio Nazionale, quali le RSA dove sono ospitati i “nonni” degli italiani.
Ad oggi non è noto come il Governo intenda riconoscere l’operato di queste migliaia di uomini e donne impiegate diuturnamente in favore della popolazione.
Il COCER ESERCITO ha già interessato le Autorità Politiche e Militari di riferimento affinché venga definito il giusto riconoscimento per questo personale e auspica, pertanto, una rapida risoluzione della problematica.
Roma, 18 novembre 2020
IL COCER ESERCITO
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