“È inaccettabile che i Carabinieri, pur disponendo di un sistema di pagamento autonomo, efficiente e immediatamente operativo, debbano restare ostaggio della burocrazia paralizzante di NoiPA”.
A denunciarlo con fermezza è Carmine Caforio, a nome di USMIA Carabinieri, dopo la nota del Comando Generale del 24 aprile 2025, che annuncia il pagamento dei soli arretrati relativi all’anno in corso, lasciando nel limbo quelli del 2024.
Una situazione intollerabile, che alimenta frustrazione e rabbia tra migliaia di Carabinieri – donne e uomini che ogni giorno garantiscono sicurezza e legalità in condizioni spesso complesse e rischiose – e che oggi si ritrovano con le tasche vuote, costretti a fare i conti con un sistema che li ignora. Il problema non è economico, sottolinea Caforio, e aggiunge: le risorse ci sono.
Il nodo della matassa è esclusivamente amministrativo e politico.
Il Centro Nazionale Amministrativo dell’Arma è pronto a liquidare quanto dovuto: basterebbe un semplice ordine per attivare un meccanismo già perfettamente funzionante.
Ma quel tasto resta bloccato, imprigionato dai tempi lenti, opachi e incomprensibili di NoiPA.
“Abbiamo un motore che ci invidiano tutti pronto a partire – afferma Caforio – ma ci costringono a tenerlo spento. È tempo di rompere l’immobilismo e restituire dignità a chi serve il Paese, ogni giorno, in silenzio e con onore, ma che oggi fatica ad arrivare a fine mese.
“USMIA Carabinieri rivolge un appello fermo e deciso al Comandante Generale dell’Arma Salvatore Luongo:
«Comandante, autorizzi immediatamente il CNA a procedere con i pagamenti, senza piegarsi ancora alle logiche centraliste che mortificano l’efficienza e calpestano il rispetto dovuto al personale. Oggi serve un atto di coraggio istituzionale. I Suoi Carabinieri non possono restare ostaggio dell’inerzia altrui. Il tempo dell’attesa è finito.
IL SEGRETARIO GENERALE
Carmine Caforio