SI.NA.M. interviene a tutela del personale militare impiegato in turni continuativi: chiesti chiarimenti alla Funzione Pubblica.
Il SI.NA.M. chiede chiarimenti per il personale impiegato presso le Sale Operative e i Centri VTS delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
Il Sindacato Nazionale Marina (SI.NA.M.), Associazione Professionale a Carattere Sindacale tra Militari regolarmente iscritta all’Albo A.P.C.S.M. del Ministero della Difesa, ha trasmesso formale richiesta di chiarimento all’Ufficio Relazioni Sindacali della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, in merito a due questioni fondamentali che interessano il personale militare impiegato in turni cd. “autocompensanti”.
In particolare, la Segreteria Nazionale ha sollevato l’esigenza di fare luce su:
1. Il mancato riconoscimento del recupero delle giornate festive o non lavorative (GF/GNL) al personale impiegato in servizio continuativo, in contrasto con le previsioni del D.P.R. 163/2002. 2. La compatibilità tra l’indennità di turno (D.P.R. 255/1999) e l’indennità notturna per servizi armati e non (D.P.R. 52/2025), attualmente considerata non cumulabile dall’Amministrazione senza chiaro fondamento normativo.
Il SI.NA.M. evidenzia come tali criticità abbiano un impatto rilevante su intere categorie di militari della Forza Armata Marina, con particolare rilievo sul personale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, impegnato quotidianamente in attività essenziali delle Centrali/Sale Operative come la sicurezza marittima, la gestione dei centri V.T.S. e il soccorso in mare (S.A.R.).
Il Segretario Generale Nazionale, dr. Pasquale De Vita, ha sottolineato la necessità di colmare i vuoti interpretativi e applicativi, al fine di garantire il pieno riconoscimento dei diritti spettanti a chi presta servizio in condizioni di elevata responsabilità e continuità.
Tale richiesta nasce da un dubbio interpretativo per il quale questa O.S. si era già mossa, scrivendo al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, e per conoscenza allo Stato Maggiore Marina, in data 28 marzo c.a., chiedendo appunto lumi sulla maturazione e fruizione delle giornate festive in turno “auto compensante”.
Quesito emerso dall’attività avviata dalla Segreteria Regionale SI.NA.M. Sardegna, che aveva chiesto medesime delucidazioni alle Direzioni Marittime di Olbia e Cagliari, dove i due Comandi Regionali avevano fornito riscontri di senso opposto a quanto segnalato dalla Segreteria Regionale.
Il 5 maggio il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto risponde al nostro quesito, lasciando ancora aperto il campo delle perplessità, atteso che da un lato ha fornito chiarimento sul mancato riconoscimento del diritto al recupero delle giornate festive e non lavorative in cui si è prestato servizio, dall’altro ha riconosciuto il diritto al pagamento dello straordinario per le eccedenze lavorative oltre le 33 ore e 36 minuti settimanali.
Il contenuto di questo interpello sindacale, con il quale si è investito il Dipartimento della Funzione Pubblica, è rivolto a dirimere ogni incertezza interpretativa delle norme che disciplinano il servizio del personale militare impiegato in turni autocompensanti, fra cui gli operatori delle Centrali/Sale Operative e/o Centri VTS, provando ad uniformare il servizio.
In tale orientamento si è chiesto un chiarimento anche sulla remunerazione del lavoro notturno di detto personale, da collocare anch’esso nelle novità di valorizzazione operate nei lavori negoziali contrattuali, di cui al DPR 52/2025.
L’intervento si colloca all’interno delle prerogative riconosciute alle APCSM, con lo scopo di contribuire al miglioramento delle condizioni professionali del personale militare, nel rispetto dei principi di equità e coerenza normativa.
IL SEGRETARIO GENERALE NAZIONALE
dr. Pasquale DE VITA