In Svizzera ogni tanto i militari finiscono sui giornali di cronaca per questioni interne alle Forze Armate, ma questa volta sembra proprio che non siano stati loro a causare le accese discussioni a bordo del treno che li stava riportando in caserma
Quante volte discriminiamo le nostre ferrovie, magari per ritardi, a volte per sovraffollamenti dei vagoni. Ebbene, mentre da noi la situazione migliora costantemente, sembra proprio che nella modernissima Svizzera non sia poi tutto cosi perfetto come vorrebbero farci credere.
L’episodio accaduto ad un gruppo di giovani militari ha del paradossale. Mentre viaggiavano tranquillamente seduti nel posto che avevano pagato, il conducente del treno , tramite un annuncio con l’altoparlante, li ha invitati ad alzarsi per fare posto a 4 famiglie con 7 bambini.
Una donna, dopo l’annuncio si è fatta coraggio e ha esortato i militari a lasciargli il posto. Ne è nata una discussione senza precedenti , durata circa 30 minuti, con prese di posizione dei passeggeri, tra chi era a favore dei militari e chi difendeva la posizione della donna. Poco dopo i militari hanno “intelligentemente” desistito. Si sono alzati in otto, lasciando il loro posto ai 7 bambini di età compresa tra i tre e i dodici anni, placando finalmente le polemiche. Malgrado il biglietto pagato, i soldati hanno dovuto affrontare un viaggio di un’ ora e mezza in piedi. Diseguito l’articolo di ticinonline:
Tratto da ticinonline:
Militari e ragazzi “combattono” per un posto a sedere
Il personale delle FFS esorta i soldati a cedere i loro posti ai passeggeri in piedi. La situazione genera aspri negoziati
D.M.
ZURIGO – «Una situazione epica!». Così Carmen*, madre di famiglia friburghese, descrive il suo viaggio in treno tra Zurigo e Friburgo di domenica notte.
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