SIAF: UNA TANTUM FAF, preoccupazioni per il bonus annuale ai finanzieri.

La scrivente Organizzazione Sindacale, nell’alveo delle prerogative che ne legittimano le proprie azioni a tutela del personale della Guardia di Finanza, in questi giorni è destinataria di innumerevoli sollecitazioni affinché si proceda agli opportuni chiarimenti in merito a voci insistenti, che peraltro circolerebbero in rete, di rinvii da parte del CDA del FAF in merito alla decisione di confermare, ampliandone la consistenza economica in base alle ulteriori risorse a disposizione, la provvidenza assistenziale a favore del personale e dei propri familiari erogata ogni anno, ormai da oltre un decennio.

Seppur le tempistiche di emanazione della circolare applicativa risultino senz’altro in linea con gli anni passati, è sicuramente un dato oggettivo che ancora ad oggi il quantum e la conferma della stessa modalità di erogazione non siano state deliberate e ciò sta suscitando non poca preoccupazione nei colleghi, diversi dei quali lasciano presagire che potrebbero esserci scelte diverse in discussione.

Come precedentemente evidenziato, tale sostegno è di notevole importanza per i colleghi che, in alcuni casi aspettano di poter usufruire di questa provvidenza per compensare spese già affrontate e necessarie alle proprie famiglie o anche per pianificarne diverse da sostenere nel corso dell’anno.

La scrivente Organizzazione Sindacale, tuttavia, seppur certa che non vi sia in discussione, nel modo più assoluto, alcun progetto diverso di utilizzo dei fondi di che trattasi, mossa da uno scrupolo professionale che la contraddistingue, ritiene doveroso rammentare e rimarcare, che la metodologia assistenziale di erogazione delle risorse, utilizzata fino ad oggi, ha ormai assunto un livello di ampio e totale gradimento da parte del personale che, diversamente, non capirebbe e né accetterebbe, di buon cuore, altre forme di assistenza, nella piena considerazione che, attualmente, qualsiasi altra opzione non potrebbe risultare affatto migliore di quella attuale, poiché la stessa riesce a soddisfare un ampio e differenziato quadro esigenziale del personale e delle proprie famiglie.

L’occasione, tra l’altro, è propizia per rimarcare, ancora una volta, la disparità di trattamento che il personale del Corpo subisce rispetto al personale civile del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonostante il significativo e qualificato apporto che fornisce alla lotta all’evasione e all’elusione fiscale, peraltro con il fine di recuperare gettito da destinare alle politiche sociali dello Stato, finalizzate a contribuire all’attuazione di una politica fiscale sempre più equa.

Certi di una scelta oculata, razionale, tempestiva e confermativa delle provvidenze assistenziali in atto, anche per le ulteriori risorse, si coglie l’occasione per porgere Distinti Saluti.

 

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