RINVIO A GIUDIZIO E AVANZAMENTO. LA GARANZIA DELLA LEGGE NORDIO NON VALE PER I FINANZIERI. IL SILF CHIEDE UNA CORREZIONE URGENTE A GOVERNO E PARLAMENTO

In questi giorni è molto vivo il dibattito sulle tutele che l’ordinamento garantisce o dovrebbe garantire agli operatori di polizia, con particolare riferimento alle tutele in presenza di procedimenti penali scaturiti da attività di servizio.In questo contesto, la scorsa estate il Governo (con l’art. 7 della legge 9 agosto 2024, n. 114 c.d. legge Nordio) ha opportunamente modificato l’art. 1051 del d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell’Ordinamento Militare).

Dal 25 agosto 2024 il personale di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri “rinviato a giudizio o ammesso a riti alternativi per delitto non colposo” non è più automaticamente escluso dalle aliquote di avanzamento, come accadeva in precedenza. Per arrivare all’esclusione occorre adesso una “sentenza di condanna di primo grado ovvero sentenza di applicazione della pena su richiesta o decreto penale di condanna esecutiva, anche qualora la pena sia condizionalmente sospesa”.

Si tratta di una modifica legislativa sacrosanta, in quanto riporta il rinvio a giudizio al suo corretto significato giuridico, ovvero atto di garanzia e non di condanna.

Peccato che la novella non si applichi al personale della Guardia di Finanza, in quanto il personale del Corpo non è soggetto all’art. 1051 del Codice dell’Ordinamento, bensì alle specifiche norme di cui agli artt. 11 e 55 del d.lgs. 12 maggio 1995, n. 199 e all’art. 18 del d.lgs. 19 marzo 2001, n. 69, che non sono state interessate dalle modifiche della legge 9 agosto 2024, n. 144 (c.d. legge Nordio) e sono rimaste con il contenuto precedente: non inclusione nelle aliquote di avanzamento per il personale “rinviato a giudizio o ammesso a riti alternativi per delitto non colposo”.

Ci risulta peraltro che questa forma di tutela non si applichi neanche nei confronti del personale della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria.

Presso la I e IV Commissione della Camera dei Deputati è in corso la discussione dell’A.C. 2139 che riguarda, tra l’altro, appunto l’ordinamento delle Forze di polizia.

Partendo da queste considerazioni il SILF ha scritto al Ministro dell’Economia e delle Finanze, ai Presidenti della I Commissione Affar Costituzionali  e della IV Difesa della Camera dei Deputato ed al Comando Generale della Guardia di Finanza, affinché venga al più presto risolta l’irragionevole disparità di trattamento. 

SILF SINDACATO ITALIANO LAVORATORI FINANZIERI

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