https://www.leccotoday.it/attualita/carabiniere-bellano-scritte-muri-.html

Scritte infamanti contro un comandante di stazione. Rischia il trasferimento, ma l’Arma indaga su probabile”fake” intenzionale

Quanto  occorso da pochi giorni in un paesino sul lago di Lecco,  rischia di mettere nei guai un maresciallo dei carabinieri, comandante di stazione della locale caserma .

Qualcuno lo accusa di  avere relazioni con donne sposate residenti in quel paesino. L’ignoto, o gli ignoti, lo hanno scritto su due diversi muri.

Nel primo muro, di  fronte ad un palazzo, il  presunto avviso al carabiniere:

fetente – scrive la mano ignota – giù le mani dalle mogli degli altri. Codardo, togliti cintura e pistola e difenditi dai mariti col tuo pistolino”.

Su un muretto di una scuola, invece è comparsa la scritta contro la moglie dell’uomo:

Signora “Omissis” cornutona – scrive l’ignoto – svegliati o ti fa comodo viver mantenuta dai contribuenti e far anche la colf in nero”.

Da quanto si apprende dal sito “Prima Como, sulla vicenda , il  sindaco del piccolo paese ha espresso la propria solidarietà al militare :

“Condanniamo fermamente senza se e senza ma questo gesto – ha commentato il primo cittadino.  Abbiamo già provveduto a far cancellare le scritte. Purtroppo sappiamo bene che vicende di questo tipo accendono gli istinti più pruriginosi… e pure i riflettori.

Da parte nostra oltre che stigmatizzare quanto accaduto non possiamo fare altro che esprimere la nostra solidarietà alla persona coinvolta, e più in generale a tutte le Forze dell’Ordine, insostituibile e prezioso presidio di sicurezza per il territorio e per tutti i cittadini”.

L’Arma ha avviato un’indagine al fine di far luce sulla vicenda. Le scritte infamanti  infatti potrebbero essere soltanto un pretesto per far trasferire il comandante di stazione ad altra sede. L’idea delle scritte infamanti potrebbe essere stata ideata dalla criminalità locale o da qualsiasi  altro individuo che abbia avuto problemi con il  rappresentante della legge.

Di contro, è ormai pacifico che un comportamento “particolare” di un militare dell’Arma al di fuori del tetto coniugale, non è ben accetto dai vertici.  Nel 2016 ad un maresciallo dei carabinieri venne negata la promozione perché aveva l’amante ( Leggi QUI).

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