Maresciallo dell’Arma ha l’amante, niente promozione, lo dice il Tar

Avanzamento di carriera a rischio, se hai l’amante. Ma soprattutto se indossi una divisa, come quella dei Carabinieri perché «la condotta, anche quella al di fuori del servizio, deve essere valutata secondo il più rigoroso parametro dell’esigibilità relativa a un appartenente all’Arma».

Lo sostiene una recente sentenza del Tar Lazio che ha rigettato il ricorso del 2007 di un maresciallo in forze in una stazione del bolognese. Il militare, assistito dall’avvocato Fabio Chiarini, si era rivolto ai giudici amministrativi per impugnare il giudizio di non idoneità che all’epoca era stato espresso dalla competente commissione di valutazione e che gli aveva impedito di ottenere la promozione al grado superiore.

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