Sappe. Fuga detenuto dal carcere di Nuoro: cronaca di un’(altra)evasione annunciata

Le carceri fanno acqua, la Polizia Penitenziaria a ranghi ridotti e senza strumenti fa quello che può ma i detenuti scappano

Tutta Italia ha visto il video della rocambolesca fuga del detenuto dal carcere di Nuoro, mandato in onda da tutti i telegiornali e diventato virale su ogni social di internet.
Il ridicolo di questa storia sta, non solo nella somiglianza del filmato con una comica breve del cinema muto del grande Charlie Chaplin, ma soprattutto nel fatto che si è trattato di un detenuto Alta Sicurezza, evaso da un carcere di Massima Sicurezza.
Aggiungerei, per dignità professionale …. della serie ridere, per non piangere

La percezione del carcere dei cittadini

Ovviamente, stiamo parlando della percezione del carcere dei cittadini.
Di coloro, cioè, che non sanno nulla del sistema penitenziario e che possono giudicare i fatti soltanto per come gli vengono raccontati dai mass media.
Tuttavia, non solo le cose non sono come sembrano, ma la vicenda non è affatto umoristica ma, piuttosto, drammatica (per non dire tragica).

Nelle carceri l’Alta Sicurezza è soltanto un modo di dire

Innanzitutto, il detenuto evaso, sebbene classificato Alta Sicurezza, non era rinchiuso in cella ma lavorava nella biblioteca del carcere ed era “libero” di muoversi da solo perché non c’era alcun poliziotto a disposizione che potesse seguirlo (come vorrebbe la regola, soprattutto per i detenuti AS).
In secondo luogo, la biblioteca è ubicata nelle adiacenze del muro di cinta del carcere e il detenuto aveva una ampia visuale, dalla propria cella, su una delle torrette di sorveglianza, di solito l’unica (su sei) ad essere qualche volta occupata da una sentinella.

Carcere di Nuoro senza sentinelle sul muro di cinta

Sì, perché (in terzo luogo), il carcere di Massima Sicurezza di Nuoro, ha sei torrette di guardia sul muro di cinta, tutte sguarnite di sentinella per mancanza di personale tranne una che (qualche volta) viene occupata da un poliziotto penitenziario di guardia.
Ovviamente, l’atro ieri il poliziotto non c’era neppure in quella, e l’evaso ha potuto constatarlo di persona a prima vista.

La sala regia del carcere a giorni alterni

In realtà, il carcere di Massima Sicurezza di Nuoro ha anche una sala regia dalla quale si possono controllare sui monitor tutte le riprese delle telecamere di sorveglianza dislocate lungo il perimetro esterno.
E allora? Perché nessuno ha visto il detenuto scavalcare il muro di cinta?
Semplicissimo… anche nella sala regia, quel giorno, non c’era alcun poliziotto penitenziario in servizio (sempre per mancanza di personale).
E, comunque, anche quando ce ne fosse stato uno non è detto che avrebbe potuto vedere molto tenuto conto che, oltre al controllo dei monitor, deve svolgere anche altri compiti che lo portano ad andare e venire dalla stanza.

Le lettere del Sappe sul carcere di Nuoro che preannunciano i rischi

Verba volant scripta manent diceva Caio Tito al Senato Romano qualche decennio prima di Cristo. E in virtù di questo suggerimento millenario invito a leggere gli interventi del Sappe sulla situazione del carcere di Nuoro ante factum Clicca QUI

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