Raciti, Conestà (Mosap): «Il silenzio è d’obbligo per rispetto della morte di un servitore dello Stato»

«Relativamente alla scarcerazione per fine pena di Antonio Speziale, polemiche strumentali a parte, sarebbe stato opportuno evitare tam tam mediatico e ricordare che è comunque morto un uomo in divisa».

A dichiararlo è Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap).

«Adesso – continua Conestà – Speziale è un uomo libero, ma c’è un altro uomo, padre e marito di nome Filippo Raciti, che non tornerà mai a casa dalla sua famiglia.

Solo questo – conclude Conestà – avrebbe dovuto spingere tutti ad osservare il silenzio, perché nessuna vita vale 8 anni e mezzo di pena, tanto meno quella di un Servitore dello Stato».
Roma, 15 dicembre 2020


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