Due agenti di polizia penitenziaria erano finiti sotto accusa per truffa insieme ai loro due medici perché sospettati di aver presentato false certificazioni mediche .La scorsa settimana è arrivata l’assoluzione per tutti poiché il fatto non sussiste.
Il procedimento penale a loro carico era stato instaurato durante l’indagine “carcere colabrodo” che, nel luglio del 2014-, aveva visto finire agli arresti una quindicina di persone tra agenti di polizia penitenziaria e detenuti.
Alla base delle accuse vi erano alcune intercettazioni telefoniche che avevano dato il via a più approfondite indagini. Tra le varie scoperte, era emerso che uno degli agenti nel 2012 aveva presentato 75 certificati con patologie spesso differenti. Il giudice ha evidentemente ritenuto vere tali certificazioni assolvendo tutti.
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