La prima volta nella storia
Per la prima volta l’Aeronautica Militare statunitense ha scelto un Paese NATO come sede per l’addestramento dei propri piloti al di fuori degli Stati Uniti.
Il 22 agosto è stato firmato l’accordo tra l’Aeronautica Militare italiana e quella americana che porterà i primi allievi USA all’International Flight Training School (IFTS) di Decimomannu, in Sardegna.
La firma a Roma e San Antonio
Il documento, il “Concept of Operations (CONOPS) for Flight Training of the USAF Military Personnel in Italy”, è stato siglato dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale Antonio Conserva, e dal Tenente Generale Brian S. Robinson, comandante dell’Air Education and Training Command statunitense.
L’intesa è considerata una pietra miliare della cooperazione transatlantica.
Il fattore T-346A
Secondo il Ministero della Difesa italiano, la scelta americana conferma l’eccellenza dell’IFTS. Decisivo il ruolo del jet T-346A, addestratore avanzato paragonabile al nuovo T-7 Red Hawk, destinato a diventare il trainer di nuova generazione per l’USAF.
Dieci allievi in Sardegna
Saranno dieci i primi piloti americani a frequentare i corsi in Sardegna. Seguiranno il “Multiphase Jet Training Integrated Syllabus”, un programma sviluppato congiuntamente da Italia e Stati Uniti che in circa nove mesi consentirà loro di qualificarsi operativamente.
La scuola di eccellenza
L’International Flight Training School nasce dalla collaborazione tra l’Aeronautica Militare e Leonardo. Gestita dal 212° Gruppo del 61° Stormo, offre infrastrutture moderne, simulatori di ultima generazione e corsi avanzati a piloti italiani e stranieri.
Più peso per l’Italia nella NATO
In una nota ufficiale, l’Aeronautica Militare ha sottolineato come l’accordo rafforzi il ruolo dell’Italia nella NATO e nelle missioni internazionali. Il Ministero della Difesa parla di “fiducia tra alleati” e di riconoscimento della qualità formativa italiana.
Interoperabilità e futuro
Per gli Stati Uniti, l’intesa garantisce l’accesso a un polo addestrativo consolidato in un momento in cui la produttività dei piloti e l’interoperabilità tra partner NATO sono priorità assolute.
L’addestramento congiunto permetterà agli aviatori USA di lavorare fianco a fianco con i colleghi italiani, abituandosi a standard e procedure comuni.
Un hub internazionale
L’arrivo degli allievi americani apre un nuovo capitolo per l’IFTS, già al centro dell’interesse di diverse nazioni alleate.
La prima classe è attesa a Decimomannu entro fine anno: una volta diplomati, i piloti entreranno a far parte di una rete multinazionale di professionisti formati secondo i più alti standard NATO.