Pensioni, Ripartite le risorse per l’assegno sostitutivo dell’accompagnatore militare

Il Ministero della Difesa ordina le risorse da impiegare per la liquidazione dell’assegno mensile sostitutivo dell’accompagnatore militare in favore dei grandi invalidi. Lo fa con il Decreto Ministeriale del 20 Giugno 2017 in cui illustra le risorse disponibili per l’erogazione del beneficio economico prorogato recentemente sino al 2019 dal decreto milleproroghe 2017.

La normativa prevede che i titolari di pensione di guerra o del servizio affetti da alcune tipologie di invalidità abbiano diritto ad un accompagnatore militare o un accompagnatore del servizio civile; nel caso in cui gli enti preposti non siano in grado di procedere all’assegnazione degli accompagnatori (volontari del servizio civile ed obiettori di coscienza), agli aventi diritto è corrisposto un assegno mensile, pari a 900 euro al mese per 12 mensilità (esente da imposte). Per le invalidità meno gravi l’assegno viene ridotto della metà.

Ebbene il Ministero comunica che alla data del 1° marzo 2017, il numero dei grandi invalidi affetti da infermità gravissime di cui alle lettere A, numeri 1), 2), 3) e 4), secondo comma, e A-bis della tabella E allegata al decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978, n. 915 (testo unico delle Pensioni di Guerra), aventi titolo all’assegno mensile di 900 euro sostitutivo dell’accompagnatore è di 323 unità, per l’importo annuo complessivo di euro 3.488.400.

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