Dal 2021 le pensioni , con molta probabilità, aumenteranno di un ulteriore mese. Un altro passo indietro del comparto Sicurezza e Difesa che negli ultimi anni è stato il più penalizzato del settore. L’Istat elaborando i nuovi dati ha previsto una variazione positiva dello 0,1 che in parole povere equivale ad un ulteriore mese di lavoro . Dal 2021, se verrà appòlicata na normativa vigente, saranno quindi necessari 42 anni e 4 mesi per poter ambire alla prima finestra utile per essere collocati in quiescenza.
di Antonio Pistillo.
24 ottobre 2019
RIVISTE LE STIME DELL’ASPETTATIVA DI VITA DAL 2021 UN MESE IN PIU’
Un mese in più per il requisito della pensione di anzianità per i militari e per le forze dell’ordine, che nel 2021 passerebbe a 42 anni e 4 mesi invece di restare fermo all’attuale livello di 42 anni e 3 mesi, per effetto dei dati demografici sulla speranza di vita appena rilasciati dall’istat relativi al 2018.
La stima precedente, per il 2021 e 2022, aveva di fatto neutralizzato l’aumento per questo biennio ma i nuovi dati elaborati hanno previsto una variazione positiva dello 0,1, che vuol dire, tradotto in dodicesimi, un incremento di un mese del requisito per la pensione di anzianità.
L’aumento di un mese dal 2021 dovrà essere ufficializzato attraverso una comunicazione dell’Istat, che poi sarà recepita in un decreto che deve essere adottato entro fine anno.
La tabella in basso⇓ indica i nuovi requisiti per il diritto alla pensione di anzianità decorrenti dal 2021, significando che quelli prescritti dal 2023 sono derivanti da stime elaborate dalla Ragioneria dello Stato che potranno essere modificate in sede consuntiva ogni biennio.
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