LA PEREQUAZIONE DELLE PENSIONI NEL 2024, QUESTE DOVREBBERO ESSERE LE PERCENTUALI DEFINITIVE

 25 ottobre 2023 1° Lgt. in pensione Antonio Pistillo

La precedente Legge di Bilancio aveva rivisto il meccanismo di adeguamento delle pensioni dal 2023 a valere anche per il 2024, ma esigenza di cassa facevano immaginare che il Governo intervenisse nuovamente con un ulteriore ridimensionamento.

In merito, pare che il Governo abbia individuato la soluzione definitiva, prevedendo un’indicizzazione all’inflazione del 100% per le pensioni fino a 4 volte il minimo Inps, del 90% (prima l’85%) per i trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo, nelle stesse percentuali del 2023 per le fasce oltre 5 e fino a 10 volte il minino e del 22% (prima il 32%) per le pensioni sopra 10 volte in trattamento minimo.

Le tabelle a seguire indicano le percentuali e gli importi lordi di adeguamento se confermata tale ipotesi, stimando un’inflazione al 5,5% che sarà resa nota a fine novembre 

Si ribadisce che sono in corso iniziative al fine di dichiarare l’illegittimità costituzionale della nuova norma del governo Meloni basate su quanto già statuito dalla Corte Costituzionale che ha ammonito che blocchi o riduzioni del meccanismo di adeguamento anche delle pensioni più elevate possano porsi in contrasto i principi di ragionevolezza, di proporzionalità e di adeguatezza e, in particolare, ha evidenziato come ha favore del giudizio di legittimità abbia influito un’inflazione marginale che ne ha mitigato gli effetti negativi, mentre in un contesto di elevata inflazione l’intervento operato dalla legge 197/2022 è tutt’altro che di graduale e proporzionato raffreddamento della dinamica perequativa.

Tuttavia, ritengo che sarebbe auspicabile un’iniziativa che metta in evidenza una palese distorsione prodotta dall’applicazione per fasce e non per scaglione, in particolare in periodi di alta inflazione, che fa sì che una pensione, per esempio di 2.800 euro nel 2022, con l’adeguamento del biennio successivo, va a superare quella percepita da un pensionato nel 2022 di 2.900 euro, come dimostrato da tabella a seguire.

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