Il Cocer non usa più mezzi termini. Prima è stata la volta del Sottosegretario Angelo Tofalo, reo di aver postato un video che ironizzava proprio lo stesso Cocer. All’epoca i delegati chiesero addirittura le sue dimissioni. Ci volle un po’ prima che i toni rientrassero nella normalità .
Oggi l’attacco è diretto direttamente al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, reo , a dire del Cocer, di non aver rispettato le promesse fatte in occasione dell’incontro tenuto lo scorso 24 maggio con i delegati interforze.
Nell’ incontro del 24 maggio 2019 – sostiene il Cocer nel comunicato stAmpa – il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si è reso disponibile a trattare le principali problematiche particolarmente sentite dal personale militare, in particolare: il rinnovo contrattuale 2019 -2021, il provvedimento dei correttivi del Riordino delle Carriere D.Lgs. 94/2017 e la previdenza.
L’apertura di credito concessa dal Presidente del Consiglio, ha confermato l’indirizzo espresso dal Ministro della Difesa, ed ha generato legittime aspettative tra il personale militare.
Tuttavia – continua il Cocer – ad oggi non è stato palesato alcun provvedimento al riguardo. E’ opportuno , pertanto, ricordare alle autorità di Governo che la data ultima per l’apertura della concertazione è il 30 giugno p.v. ed il 30 settembre scadrà, invece, quella relativa alla chiusura dei correttivi del Riordino.
Qualora non dovesse subentrare un intervento legislativo volto ad estenderne i termini, nonché un ulteriore e necessario finanziamento – concludono i delegati – si certificherebbe la totale disattenzione verso le donne e gli uomini del Comparto Difesa.
Presidente Conte, i militari attendono che dalle parole si passi ai fatti.
IL COCER COMPARTO DIFESA