Milano, 21 ottobre 2016 – Quella mattina del 12 ottobre 2009 si ritrovò a indossare i panni dell’eroe quasi per caso.
Era lui di servizio all’entrata della caserma Santa Barbara quando si presentò all’ingresso il terrorista libico Mohamed Game, determinato a far deflagrare un ordigno rudimentale all’interno della struttura militare di piazzale Perrucchetti. Il caporale dell’Esercito Guido Laveneziana (nella foto), all’epoca ventenne appena arruolato, non ci pensò due volte e si parò davanti al kamikaze evitando una strage.
La bomba artigianale esplose: il caporale brindisino fu lievemente colpito da una scheggia; Game, poi condannato dalla Corte d’assise d’appello a 14 anni di carcere per quell’attentato, subì l’amputazione della mano destra e irreversibili lesioni agli occhi.