Roma, 31 Marzo 2020. “Sento la necessità di condividere, dopo l’odierna conclusione dei lavori dell’ufficio di presidenza della Commissione Difesa, l’unanime voce di tutti i rappresentanti dei gruppi parlamentari con la quale intendiamo far sapere a tutto il personale del comparto Difesa, la nostra ferma volontà di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dal Parlamento per tutelare e garantire il loro lavoro e la loro professionalità in questo periodo di emergenza epidemiologica da COVID 19”. E’ quanto si legge in una nota diffusa oggi dal Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Gianluca Rizzo .
“Oltre al lavoro concreto di miglioramento dei decreti legge emanati dal Governo per contrastare l’epidemia – si legge inoltre nella nota – assumeremo anche delle iniziative per dimostrare la vicinanza alle Forze Armate impegnate in questi giorni con uomini e mezzi in questa emergenza sanitaria. “
“ L’ufficio di presidenza allargato a tutti i gruppi parlamentari – prosegue Rizzo – ha deciso di inviare al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, una nostra lettera da far giungere ad ogni comandante. Vogliamo infatti esprimere la nostra vicinanza e la nostra presenza istituzionale agli uomini e alle donne in divisa che in queste ore si stanno prodigando in tutto il territorio nazionale per dare risposte concrete ai nostri cittadini . Il sacro dovere di difesa della Patria, solennemente sancito dall’articolo 52 della nostra Costituzione, oggi si concretizza nella costruzione degli ospedali da campo, nell’invio della sanità militare a supporto di quella civile, nel sostegno dei tecnici della difesa nella produzione dei ventilatori necessari alle terapie intensive, nell’utilizzo dei mezzi da trasporto delle Forze Armate per la distribuzione nelle varie regioni dei dispositivi di protezione sanitaria oltre che nella collaborazione con le forze di polizia per il mantenimento dell’ordine pubblico. “
“Tutti gli italiani – conclude Rizzo – hanno negli occhi la commozione per quei lunghi convogli di mezzi militari che dalle città più colpite del nord portano via i nostri cittadini che non ce l’hanno fatta . L’impossibilità di tenere funerali e dare l’ultimo saluto ai propri cari aggiunge infatti strazio a strazio. Un compito terribile sta spettando ai nostri militari, che lo stanno svolgendo con il massimo di umanità possibile. Anche per questo va a loro il nostro riconoscimento e gratitudine .”