Caserme semivuote, ma non per tutti. Il coronavirus non spaventa poi più di tanto? “Video”

Sembra che non tutte le Forze Armate abbiano risposto prontamente al DCPM del Governo Conte.  Al momento, sembra che il solo Capo di  Stato Maggiore dell’ Aeronautica Militare, Generale Alberto Rosso, abbia recepito il provvedimento ed abbia attuato  tutte le procedure necessarie per ridurre al minimo il contatto tra i militari. 

Se in molte caserme italiane la somministrazione del rancio quotidiano è stata limitata al solo personale che espleta le funzioni essenziali di reparto, in altre ciò non sembra avvenire. Probabilmente c’è chi è convinto di tenere tutto sotto controllo tramite l’ istituzione di turnazioni rigide per accedere ai locali delle mense , ma rileggendo bene il decreto del governo  “ IO RESTO A CASA” , forse i vertici di ffaa dovrebbero interrogarsi sulle procedure sin qui applicate ed emanare immediatamente direttive più severe.



Oltre al soggiorno nei locali delle mense per la consumazione del rancio, sembra addirittura che in alcune scuole militari vengano svolte regolarmente le lezioni. Le notizie che circolano in rete sono confuse, frastagliate, nessun militare vuole esporsi direttamente. Temono di ritrovarsi con un procedimento disciplinare sul groppone, o nella migliore delle ipotesi con delle ripercussioni sul posto di lavoro, ma in questo momento è necessario che tutti facciano la loro parte. Il momento che vive il nostro paese è drammatico e bisogna ridurre al minimo il contatto tra le persone, militari compresi!

Fino ad ora ,  e fino a prova contraria, la sola Aeronautica si è dimostrata sensibile al problema covid-19 e probabilmente se la situazione non migliorerà, sarà l’unica che in un prossimo futuro potrà garantire l’operatività del proprio personale per via delle misure ristrettissime applicate.

Potrebbe interessarti”al via lo smart working per le forze armate.Caserme semivuote e si lavorera da casa.

Di questo ne è convinto Giuseppe Pesciaioli,  Segretario del SILME ” Sindacato Italiano Lavoratori Militari dell’Esercito” che in un ↓video↓ invita gli altri vertici di Forza Armata ad applicare lo “Smart Working”:



La mancata applicazione del DPCM del 9 marzo della presidenza del Consiglio dei Ministri che estende la zona rossa tutto il territorio nazionale – sostiene Pesciaioli – a maggior ragione, deve includere anche il personale militare.

Ad oggi, fatta eccezione per il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica,  i capi di stato maggiore delle forze armate  non hanno diramato direttive idonee a soddisfare i criteri sanciti dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. Se i militari si dovessero ammalare  – conclude il  Segretario del SILME – nel momento del bisogno non avremmo risorse pronte per poter intervenire in qualsiasi contesto. Questa è una mancanza di sensibilità che non è tollerabile .





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