Lo scorso 19 agosto NSM in questo articolo aveva reso nota la vicenda capitata al povero Vice Brigadiere Domenico Pappa, morto in seguito ad un arresto cardiaco dopo essere stato dimesso dal punto di primo intervento dell’ ospedale di Minturno.
Oggi si apprende che l’autorità giudiziaria ha avviato un’ indagine e c’’è un indagato a piede libero, con l’accusa di omicidio colposo. Il vicebrigadiere 51enne morì la sera di sabato 18 agosto sul lungomare di Scauri , mentre era a passeggio con la moglie.
Da quanto si apprende dallo stesso quotidiano locale che pubblicò in anteprima la vicenda (temporeale.info) è indagato il medico che lo avrebbe dimesso, un 35enne romano che aveva iniziato a lavorare nella struttura da meno di una settimana.
Presso l’obitorio dell’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino è stata effettuata l’autopsia sul corpo del Vice Brigadiere , alla quale ha assistito anche un medico legale nominato dal medico indagato . Continua ↓
I risultati dell’esame autoptico non sono ancora stati resi noti, e bisognerà attendere gli esami istologici e di laboratorio, in programma nei prossimi tre mesi per avere un comunicato ufficiale sulla causa del decesso del Carabiniere.
Nel contempo , l’Asl di Latina ha dichiarato di non ravvedere alcun nesso tra i due eventi, in quanto nella relazione del dirigente del Pronto soccorso dell’ospedale “Dono Svizzero” in capo al Ppi di Minturno, è stato allegato un verbale di pronto soccorso che relaziona sulle dinamiche avvenute proprio nel punto di Primo Soccorso, quando Domenico Pappa, accompagnato dalla consorte, aveva dichiarato di non stare bene e di essere stato colpito una forte stanchezza. Continua ↓
Su temporeale.info inoltre, in una paragrafo della relazione rilasciata dalla ASL, si apprende che: “La pressione arteriosa era un po’ alta rispetto alla norma ed il medico di turno disponeva lo svolgimento, due volte, dell’elettrocardiogramma, i cui esiti erano sempre negativi. Il vice brigadiere Pappa sarebbe stato invitato a questo punto a rimanere in pronto soccorso per monitorare la pressione quando – ed è la versione dell’Asl – assumeva sotto controllo medico un diuretico e decideva di firmare per andare via “alla presenza della moglie e del personale infermieristico presente”.
R.I.P.