Roma, 22 marzo 2019. “Trasformare l’attuale Cara di Mineo in “un polo addestrativo e di formazione per le Forze Armate, le Forze dell’Ordine, la Protezione civile e i Vigili del Fuoco sia per la cooperazione militare (in chiave PESCO) che per iniziative di peacekeeping”.
È la proposta avanzata da oltre una cinquantina di parlamentari del MoVimento 5 Stelle in un’interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e ai ministri della Difesa e degli Esteri Elisabetta Trenta ed Enzo Moavero Milanesi.
L’interrogazione ha come primo firmatario il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Gianluca Rizzo ed è sottoscritta, da tutti i deputati siciliani del Movimento 5 Stelle, dalla Presidente della Commissione Affari Esteri Marta Grande, dal Presidente della Commissione Affari Costituzionali Giuseppe Brescia e dal capo della delegazione presso l’Assemblea Parlamentare della Nato Luca Frusone.
“Il Centro d’accoglienza per richiedenti asilo (CARA) è stato fino a pochi mesi fa la più grande struttura in Europa in grado di ospitare extracomunitari richiedenti asilo. Il Consiglio dell’UE dell’11 dicembre 2017 – sulla base di una proposta presentata da Francia, Germania, Italia e Spagna – ha adottato una decisione con la quale è stata istituita la cooperazione strutturata permanente (PESCO) in materia di difesa, alla quale partecipano tutti gli Stati membri UE tranne Gran Bretagna, Danimarca e Malta.
Da qui la richiesta del recupero della struttura del CARA di Mineo “attraverso progettualità legate al mondo della difesa con compiti di formazione in modo da consentire il rilancio del sito, l’applicazione delle linee guide del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta”, si legge ancora nell’interrogazione.
“Dopo aver ricordato le numerose missioni internazionali di pace a cui partecipa l’Italia, abbiamo sottolineato la capacità e peculiarità italiana nello svolgere queste fondamentali attività di pacificazione dei territori ove siamo presenti. La creazione di un polo di eccellenza europeo e mondiale nella struttura del Cara di Mineo consentirebbe di valorizzare le nostre capacità in campo di istruzione delle forze armate, per realizzare la cooperazione militare e razionalizzare le spese per missioni internazionali con progetti ricadenti sul territorio nazionale, riducendo l’esposizione di nostri militari a rischio in teatri operativi, taluni ostili”, concludono i deputati.