Partiamo subito dal presupposto che , per chi non lo sapesse,la cassa di previdenza delle FFAA eroga diverse migliaia di euro al militare posto in quiescenza.
A suo tempo l’argomento era stato trattato da IL TEMPO lo scorso dicembre 2015 e , puntuale, arrivò un chiarimento dello Stato Maggiore Difesa che rassicurò sull’intoccabilità del fondo , essendo questo costituito da conti correnti e da un portafoglio totalmente garantito dallo stato, quindi non interessato alla ricapitalizzazione del citato Istituto di credito.
Ora la sentenza del Tribunale fallimentare di Ancona ha accolto l’istanza della Procura e del commissario liquidatore Bruno Inzitari. La vecchia Banca Marche è stata dichiarata insolvente ed è affondata sotto un ‘default’ da un miliardo di euro, con 44mila azionisti e obbligazionisti che hanno visto azzerati i loro investimenti dal decreto salva banche. Ora potrebbe aprirsi la strada in sede penale alla contestazione della bancarotta fraudolenta a carico del vecchio management. La Procura di Ancona aprirà nei prossimi giorni un terzo fascicolo d’inchiesta sulla vecchia Banca Marche spa, questa volta per le ipotesi di bancarotta e di altri reati fallimentari, e formalizzerà le varie iscrizioni nel registro degli indagati.
A questo punto sarà pur lecito chiedersi….ma la Cassa di previdenza delle Forze Armate dov’è ? Nella Nuova Banca Marche o in quella vecchia? E, nel caso di insolvenza, chi paga?
Non a caso, la Nuova Banca Marche poco tempo fa pubblicò una “convenzione” con la Cassa di Previdenza delle Forze Armate a favore di tutti i militari:
Grazie alla Convenzione stipulata tra Nuova Banca Marche e la Cassa di Previdenza delle Forze Armate, il personale militare iscritto ai Fondi della Cassa stessa può richiedere a Nuova Banca Marche mutui a condizioni vantaggiose finalizzati all’acquisto o ristrutturazione di immobili ad uso civile, prima o seconda casa, con durata fino a 30 anni e possibilità di finanziare fino all’80% del valore dell’immobile (calcolato sul minor valore tra l’importo di compravendita e quello di perizia dell’immobile).
Questo lascia desumere che il fondo sia ora custodito nella “Nuova Banca Marche”, ma sarà veramente cosi?