AERONAUTICA: POGGIO RENATICO OSPITA L’ESERCITAZIONE NATO “STEADFAST JUPITER

IL COMANDO OPERAZIONI AEROSPAZIALI OSPITA L’ESERCITAZIONE NATO “STEADFAST JUPITER – JACKAL 2020”

Una delle più importanti esercitazioni della NATO, in forma ridotta per l’emergenza in atto

​Dal 30 novembre al 10 dicembre 2020 si è svolta al Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico (FE) la fase di pianificazione e condotta delle Operazioni della “Steadfast Jupiter – Jackal 2020” (STJU-JA 20):

un’esercitazione virtuale, computer-assisted / command post exercise (CAX/CPX), condotta cioè operando in uno scenario simulato, che con una serie di eventi e sollecitazioni “ad hoc” mette alla prova la catena di Comando e Controllo (C2) deputata alla pianificazione ed esecuzione di una “Out of Area Non-Article 5 Crisis Response Operation” (NA5CRO) – un’operazione “Non art. 5” in risposta a un’ipotetica crisi fuori area a sud dell’Alleanza e su scala regionale.

Strategica, congiunta, operativa e tattica, la STJU-JA 20 è stata organizzata dal Supreme Headquarters Allied Powers Europe (SHAPE) – Quartier generale supremo delle potenze alleate in Europa (SHAPE) per addestrare e valutare sia le capacità direttive e gestionali delle agenzie di comando sia quelle di reazione ed esecuzione delle forze multinazionali rapidamente dispiegabili, mobili, sostenibili e flessibili, con l’assistenza delle Theatre Components (TCs) – componenti terrestri, navali ed aeree dislocate fisicamente nel teatro delle operazioni. Per quanto riguarda le Forze Aeree, nelle operazioni di risposta alle crisi, la struttura di C2 si basa essenzialmente sull’Air Component Command (ACC) che attiva il  Joint Force Air Component (JFAC) – Comando Interforze di Componente Aerea, una struttura di C2 che, ad oggi, solo una ristrettissima élite di nazioni (Francia, Germania, Italia, Regno Unito Turchia e Stati Uniti) può rendere disponibile all’Alleanza

In particolare per la componente aerea, in questa edizione dell’esercitazione, è stato addestrato il JFAC italiano (ITA – JFAC), il cui fulcro risiede permanentemente presso il COA che lo alimenta attraverso il proprio personale, integrato, di norma in  maniera modulare, da personale proveniente anche da altri reparti dell’Aeronautica Militare.

Quella della STJU-JA 20 svoltasi al COA è l’ultima di 7 fasi che si sono succedute nel corso del 2020 in linea con il modello addestrativo di SHAPE ma in questa fase, nel rispetto delle regole di prevenzione e lotta al COVID 19 e stanti le limitazioni ai viaggi e all’impiego numerico all’interno dei locali, l’organico del personale impiegato nell’esercitazione è stato prevalentemente composto da militari in servizio presso il COA.

Detto Comando quindi, oltre ad assicurare senza soluzione di continuità l’assolvimento dei compiti istituzionali dell’Aeronautica Militare nell’ambito della Difesa Aerea nazionale,  della Ricerca e Soccorso e del Trasporto aereo (particolarmente sollecitato dall’emergenza COVID-19 e dal numero di missioni volate a favore della Protezione Civile), ha dimostrato la capacità di gestire anche il compito di pianificare, eseguire e controllare operazioni aeree complesse nell’intera gamma di missioni esprimibili dal potere aerospaziale in esecuzione del disegno dell’esercitazione.

L’attuale situazione di emergenza rende infatti ancora più necessaria una “resilienza di Squadra”, idonea a garantire, senza soluzione di continuità, tutte le funzioni normalmente assicurate 24 ore al giorno 7 giorni su 7 al servizio del Paese, e tutti gli eventuali compiti operativi aggiuntivi derivanti dal generale quadro di instabilità geopolitica mondiale.

Pregnante è stata l’opera di sicurezza e prevenzione messa in atto sul sedime di Poggio Renatico a seguito della situazione sanitaria in atto, con un protocollo “dedicato” che prevedeva l’ingresso tramite un passaggio presidiato con “termo scanner” ed eventuale tampone antigenico rapido in caso di alterazione fuori norma della temperatura.

In tale contesto quindi, la STJU-JA 20 ha offerto anche l’opportunità di fornire un’ulteriore prova dell’estrema flessibilità, creatività, spinta propositiva, impegno e motivazione che gli uomini e le donne dell’Arma Azzurra da sempre mettono a disposizione delle Istituzioni e del Paese.

ARTICOLO A CURA DEL T.COL DI MUNI ALESSANDRO

FONTE AERONAUTICA MILITARE

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