Marina: militare morì per l’Amianto – La figlia vince contro il Ministero della Difesa

Ha resistito sulla linea del Piave il Ministero della Difesa e la Marina Militare in particolare nel tentativo di rifiutare alla giovane R. T. R. le prestazioni di orfana di vittima del dovere, e quindi l’assegno vitalizio, lo speciale assegno vitalizio e la speciale elargizione, con equiparazione alle vittime del terrorismo.

 Il tutto perché non era a carico del padre, quando si è ammalato ed è deceduto per mesotelioma da amianto, in quanto lavorava, salvo poi dover abbandonare la sua attività per assistere il genitore, morto tra atroci dolori, ancora in giovane età (60 anni al momento della morte).

La giovane è rimasta quindi orfana a 28 anni, con il cuore straziato per la morte del padre e si era sentita dire dalla Marina Militare che non le spettava nulla, nonostante il padre fosse stato riconosciuto come vittima del dovere. Da qui la necessità dell’azione giudiziaria condotta dall’Avv. Ezio Bonanni, il quale ha chiesto ed ottenuto non solo l’accoglimento della domanda, e quindi la liquidazione delle prestazioni quale orfana di vittima del dovere, ma anche l’equiparazione ai fini previdenziali alle vittime del terrorismo.

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