Usami: Interrogazione Parlamentare per Ufficiali Medici e Infermieri militari assunti a tempo determinato.

L’intervento di USAMI Aeronautica in Parlamento. Ora attendiamo le determinazioni del Governo. 

Durante il periodo della Pandemia dovuta alla diffusione del virus Covid-19, è noto come il nostro paese si sia trovato in gravissima difficoltà, non solo per la sanità generale ma anche quella militare, tanto da assumere in emergenza infermieri e medici professionisti anche per le esigenze delle Forze Armate.

Professionisti inclusi nei ruoli Marescialli e Ufficiali assunti a tempo determinato, con rafferme periodiche e con appositi decreti. Ora, l’ultimo rinnovo di rafferma scadrà il prossimo 30 giugno e dal giorno successivo tale personale si troverà senza un lavoro.

L’Unione Sindacale delle Associazioni Militari – Aeronautica ( U.S.A.Mi. – Aeronautica), interessata da questa sensibile vicenda, è intervenuta presso le competenti autorità al fine di porre rimedio a tale situazione, anche in considerazione delle diffuse carenze organiche di personale con tali competenze in Forza Armata.

L’intervento di USAMI Aeronautica, tra l’altro, ha evidenziato l’urgente necessità di una trovare una soluzione definitiva alla questione attraverso un provvedimento legislativo di stabilizzazione di questi militari di alta specializzazione, così come avvenuto in passato per gli ufficiali dei Carabinieri normalizzati con art. 6 bis Decreto Legge del 23/02/2009 – N. 11, oppure, con procedure concorsuali che garantiscano numericamente l’assorbimento completo di tale personale.

Attesa l’importanza della questione, la vicenda ha riscosso notevole interesse da parte di diversi organi di stampa (tra cui affaritaliani.itladiscussione.com, ecc…), parimenti ad alcuni parlamentari della Repubblica che hanno chiesto chiarimenti al Ministro della Difesa per conoscere quali azioni intendesse portare avanti per risolvere la problematica.

Riportiamo l’interrogazione Parlamentare presentata lo scorso 30 maggio, in seduta numero 111:

Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, il decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34 aveva autorizzato l’arruolamento di sottufficiali infermieri e ufficiali medici; questa ferma eccezionale della durata di un anno è stata poi prorogata con una sequenza di interventi legislativi, che si sono susseguiti anche dopo il periodo più emergenziale della pandemia per COVID-19, fino a determinare ben 5 rafferme. L’ultima scadenza del rapporto lavorativo è prevista il prossimo 30 giugno; questa imminente scadenza del rapporto lavorativo comporta per i professionisti interessati, una incertezza professionale e di vita famigliare; l’Unione sindacale delle associazioni militari dell’Aeronautica ha lamentato che la carenza di organico, oltretutto aggravata dall’imminente esodo previdenziale che non ha precedenti (circa 8-10.000 unità nei prossimi 5 anni), causa un sovraccarico lavorativo del personale, un ricorrere eccessivo alle ore straordinarie e, di conseguenza, il mancato rispetto delle norme poste a tutela della sicurezza dei lavoratori; l’amministrazione dello Stato ha previsto, secondo l’articolo 7 comma 5 del decreto-legge n. 44 del 2023, l’assunzione di medici e infermieri nelle forze armate offrendo una parziale riserva numerica al personale assunto durante l’emergenza Covid ai sensi del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34 –: quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Ministro interrogato per favorire l’approvazione di una misura legislativa tale da garantire la stabilizzazione di tutto il personale assunto ai sensi del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, anche alla luce delle gravi carenze strutturali di organico nel settore della sanità militare. 

USAMI AERONAUTICA

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