Unità speciali sul Mediterraneo a difesa delle coste siciliane

L’Isis subisce sconfitte sui teatri di guerra. Deve cercare una via di fuga e insieme far sapere che non è affatto stata seppellito dalle bombe americane, dalle forze speciali della coalizione e dai miliziani libici lealisti.

La via di fuga è la Libia, una testa di ponte al confine con la Tunisia. Il certificato di esistenza in vita potrebbe essere un’azione eclatante che ridia smalto ai tagliagole. Per questa ragione è stata presa in considerazione anche la possibilità di scorribande sul Canale di Sicilia, presidiato dalle navi della Marina Militare Italiana, che svolgono sia un compito di vigilanza, quanto di aiuto ai profughi.

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