Alcuni senatori del Movimento 5 Stelle chiedono al Ministro della Difesa Elisabetta Trenta se ritenga opportuno prevedere l’unificazione del ruolo volontari in servizio permanente e del ruolo sergenti, sostituendo il sistema concorsuale attualmente in vigore per il passaggio dall’uno all’altro ruolo con un sistema di avanzamento che consenta una prospettiva di carriera coerente con la durata complessiva in servizio attivo del personale.
Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01523
Atto n. 4-01523
Pubblicato il 2 aprile 2019, nella seduta n. 105
MININNO , ANGRISANI , CASTIELLO , DI MICCO , DONNO , GALLICCHIO , GAUDIANO , MORRA , ORTIS , ROMANO , TURCO – Al Ministro della difesa. –
Premesso che:
l’articolo 627 del Codice dell’ordinamento militare (C.o.m.), di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, inquadra il personale militare in quattro categorie gerarchicamente ordinate: ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa;
la categoria dei sottufficiali comprende i militari appartenenti al ruolo dei marescialli, dal grado di maresciallo a quello di luogotenente e gradi corrispondenti, e al ruolo dei sergenti, dal grado di sergente a quello di sergente maggiore capo e gradi corrispondenti, mentre la categoria dei graduati comprende i militari appartenenti al ruolo dei volontari in servizio permanente, che rivestono i gradi da primo caporal maggiore sino a caporal maggiore capo scelto e gradi corrispondenti;
a differenza della carriera del ruolo dei marescialli, che è caratterizzata da uno sviluppo direttivo, la carriera del ruolo dei sergenti, sebbene preposti a funzioni di controllo sulle unità poste alle loro dipendenze, nonché al comando di unità di tipo elementare, ha carattere esecutivo, così come la carriera del ruolo dei volontari in servizio permanente;
ai sensi degli articoli 1306 e 1307 del C.o.m., la carriera del ruolo dei volontari in servizio permanente si articola in tre successivi avanzamenti, da primo caporal maggiore sino a caporal maggiore capo scelto, che, previo giudizio di idoneità, garantiscono il raggiungimento del grado apicale in un arco temporale di soli dieci anni (1+5+4);
ai sensi degli articoli 1283, 1284 e 1285 del C.o.m., la carriera del ruolo sergenti si articola nell’avanzamento ad anzianità a sergente maggiore, con un periodo minimo di permanenza nel grado pari a cinque anni, e in quello a scelta a sergente maggiore capo, con un periodo minimo di permanenza del grado di quattro anni;
ai sensi dell’articolo 690 del C.o.m., il reclutamento del personale del ruolo dei sergenti avviene esclusivamente mediante concorso interno riservato agli appartenenti al ruolo dei volontari in servizio permanente e si sostanzia quale naturale prosecuzione della carriera degli stessi;
il comma 2 dell’articolo 1 della legge 1 dicembre 2018, n. 132, conferisce delega al Governo ad adottare, entro il 30 settembre 2019, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle forze armate, nonché correttive del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 94,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, nell’esercizio della suddetta delega, ritenga opportuno prevedere l’unificazione del ruolo volontari in servizio permanente e del ruolo sergenti, sostituendo il sistema concorsuale attualmente in vigore per il passaggio dall’uno all’altro ruolo con un sistema di avanzamento che consenta una prospettiva di carriera coerente con la durata complessiva in servizio attivo del personale.