«Non voglio accusare nessuno, ma credo che a disseminare terrore potrebbe esserci una “mano” militare: magari di qualche soldato presente in Friuli e non italiano». A dirlo è l’ingegnere Elvo Zornitta , principale indagato nelle indagini sul bombarolo che ieri ha partecipato , tramite un’ intervista video, alla mostra “Serial Killer, dalla vittima al carnefice”, dedicato a Unabomber, il misterioso bombarolo che tra il 1994 e il 2006 seminò il panico in tutto Nordest con una serie di attentati irrisolti tramite l’utilizzo di micro-bombe.28 gli attentati accertati, tra le province di Treviso ,Venezia e Pordenone.
Zornitta è comparso in una videointervista di Francesco Macaluso al convegno organizzato dalla mostra “Serial killer, dalla vittima al carnefice” in piazza Brescia a Jesolo. Ha moderato il giornalista investigativo Fabio Sanvitale, alla presenza del difensore dell’ingegner Zornitta, l’avvocato Maurizio Paniz, e dell’ex procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, che diede un importante contributo a costruire l’impianto accusatorio nel processo.
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