Iniziano a trapelare altre verità sulla morte improvvisa del maresciallo fotografo dell’ Aeronautica Leonardo D’Angelo. Il militare si era sentito male mentre era a cena in un ristorante di Gaeta lo scorso lunedì 19 agosto . D’Angelo dopo aver bevuto un bicchiere di acqua troppo fredda, era stato colto da un dolore lancinante al petto e nella parte posteriore della schiena, facendo presumere una congestione. Il protrarsi del dolore, lo aveva convinto a chiamare il 118.
Trasportato al pronto soccorso, era stato sottoposto ad alcune analisi, ma non è ancora stato chiarito se tra i controlli di routine, fosse stato effettuato anche un elettrocardiogramma. Nella mattina di martedì 20 agosto, attorno alle 10:30, D’Angelo stava per essere sottoposto ad ulteriori analisi, quando improvvisamente il suo cuore ha cessato di battere.Ogni tentativo di rianimazione tentato dal personale medico è stato vano. Un’ ora dopo né è stato dichiarato il decesso.
Nelle ore successive al dramma, la moglie del militare ha depositato una querela tramite i propri avvocati presso la questura di Formia, volta a chiarire se vi siano state negligenze del personale sanitario.
Il referto dell’autopsia
Dall’edizione di oggi de ” Il Messaggero” si apprende che il maresciallo fotografo Leonardo D’Angelo è deceduto per un problema all’aorta, più precisamente una “dissecazione dell’ aorta” .Nessuna congestione quindi, ma un vero e proprio problema cardiocircolatorio grave, che se preso in tempo, non è letale.
Le conseguenze dell’ esame autoptico
Il referto completo dell’ autopsia sarà reso noto soltanto tra tre mesi, ed indicherà esattamente cosa sia accaduto a D’Angelo tra il 19 ed il 20 agosto, nel contempo gli inquirenti dovranno accertare quali controlli medici siano stati effettuati e , nel caso, quali siano stati omessi . La polizia di Formia ha sequestrato la cartella clinica del militare deceduto e, se verranno riscontrate “anomalie” nelle procedure di degenza e controllo del paziente, probabilmente la denuncia contro ignoti che ipotizzava il reato di omicidio colposo, potrebbe svelare precise responsabilità.
Chi era Leonardo D’Angelo
D’Angelo, morto a soli 53 anni, era un fotografo conosciutissimo negli ambienti sportivi del basso Lazio. Nel suo blog , si descriveva così:
La passione per quella che poi è diventata la mia professione l’ho scoperta all’età di sedici anni nel 1982, quando con una vecchia Kodak ho fatto le mie prime foto. In seguito ho sempre usato attrezzature Nikon di cui sono tuttora fedelissimo estimatore. L’amore per la fotografia ha viaggiato di pari passo con la passione per il mare ed i viaggi senza tralasciare però tutto il resto, dalla cerimonia all’evento sportivo anche di caratura internazionale. Utilizzo la macchina fotografica come un block notes, immagini come appunti per fissare attimi ed emozioni che la memoria col tempo perderebbe. Il continuo aggiornamento professionale ha reso possibile anche la realizzazione di servizi digitali, con contatto diretto con i mezzi d’informazione e le agenzie di stampa, in tempo reale. Numerosi miei scatti sono stati pubblicati su quotidiani e periodici anche internazionali.
Il maresciallo Leonardo D’Angelo lascia la moglie e due figli, Niccolò e Lucrezia. I funerali si svolgeranno domani alle 11 nella chiesa monumentale di Gaeta.