Ufficiale dei Carabinieri malato dopo la missione , vedova vince il ricorso

Era un tenente colonnello dei carabinieri che aveva prestato servizio nelle missioni di pace nella ex Jugoslavia. E che si era ammalato per questo: un tumore all’intestino. La vedova, nei giorni scorsi, ha vinto la propria battaglia al Tar del Piemonte: le dovrà essere riconosciuto l’indennizzo per “causa di servizio”, che il Ministero della Difesa non aveva voluto concedere perché la domanda era stata presentata con dieci mesi di ritardo.

L’ufficiale aveva operato nei Balcani fra il 1995-96 e il 1997-98. Al rientro in Italia gli fu diagnosticato un adenocarcinoma. Il 27 agosto 1999 venne operato e subì l’asportazione di 72 cm del colon.

Il 19 dicembre 2000 presentò richiesta di riconoscimento della causa di servizio e, otto anni dopo, il Comitato di Verifica affermò che ne aveva diritto. Ma il termine (sei mesi dal momento dell’intervento chirurgico) era scaduto e nel 2009 il Ministero disse “no”. Nel 2010 la moglie, in qualità di erede, fece ricorso al Tar e ottenne ragione.

 

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