I «top gun» di Gioia difendono l’Islanda

di Armando Fizzarotti

BARI – Dalla «calda» Murgia di Gioia del Colle alla gelida Islanda. Fanno il bis nel giro di pochi anni i «cacciatori» del 36° Stormo dell’Aeronautica militare, chiamati per la seconda volta (la missione precedente si svolse nel 2013) ad assicurare la sicurezza dei cieli della nazione-isola dell’estremo nord Atlantico, che non ha forze armate proprie ma solo corpi di polizia e guardia costiera.

I piloti da caccia della base militare di Gioia del Colle, ai comandi degli intercettori Efa (gli Eurofighter «Typhoon») faranno parte del contingente aereo inviato dalla Nato nel Paese nordico a cura della forza armata aerea italiana, nel quadro di una missione internazionale organizzata dalla Nato, l’Alleanza atlantica.

Da oggi a metà aprile – secondo fonti Nato – l’Aeronautica invierà in Islanda sei caccia intercettori «Eurofighter» con equipaggi e personale di supporto, per un totale di 140 militari.

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