RICORSO PER IL RICALCOLO DEL TFS CON IL COMPUTO DEI 6 SCATTI, IN TEMPI NON SOSPETTI SI È MANIFESTATO CHE LA PRETESA NON RIGUARDAVA IL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE

12 luglio 2022 1° Lgt in pensione Antonio Pistillo

Con un primo articolo pubblicato su questo sito il 26 agosto 2020, si manifestavano, purtroppo, delle perplessità sulla fondatezza del ricorso intentato da tanti avvocati, al fine di computare i 6 scatti per la determinazione del trattamento di fine servizio se
posti in congedo con 35 anni di contributi in concomitanza di 55 anni età, relativamente al personale militare delle Forze Armate.

Ciò in virtù delle norme vigenti in materia per tale personale che prevedono la valutabilità dei 6 scatti, ai fini del Tfs, per le cessazioni dal servizio per:

 raggiungimento del limite di età;
 permanentemente inabilità al servizio;
 decesso;
e non per dimissioni volontarie, compreso il collocamento in ausiliaria al compimento di 40 anni di servizio effettivo in quanto tale collocamento a riposo non è equiparato a tutti gli effetti a quello per il raggiungimento del limite di età.

Con un secondo articolo pubblicato il 21 maggio 2022, invece, si evidenziava che le ultime sentenze (Tar di Milano n. 866/2022, del Tar della Sicilia n. 823/2022 e le sentenze del Tar del Friuli Venezia Giulia n. 154 e 156 del 2022) favorevoli ai ricorrenti
riguardavano, esclusivamente, gli appartenenti alla Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.

Una sentenza del Tar Lazio ha, invece, specificatamente negato il beneficio dei 6 scatti, ai fini del calcolo del Tfs, ad ex militari delle Forze Armate che avevano chiesto insieme ad altri pensionati (due poliziotti ed un finanziere) con medesimo ricorso che, però, per quest’ultimi si è concluso con esito positivo.

N.B. Questo articolo, come i precedenti, ha il solo scopo di dare un contributo ma, assolutamente, non è un invito a non aderire al ricorso.