L’attacco del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta nei confronti di Salvini , avviene, a detta del ministro, in seguito il diniego della lega all’ approvazione di un emendamento sul Dl Sicurezza presentato dalla stessa Trenta. L’emendamento “bocciato”, avrebbe permesso di metter mano nelle casse della Difesa , utilizzando ben 7 milioni di euro, sufficienti per sanare gli straordinari non pagati ai militari impegnati nella protezione del paese con l’operazione Strade Sicure.
I nostri ragazzi di Strade Sicure – dichiara la Trenta – vigilano ogni giorno per la nostra sicurezza. Sono uomini e donne che meritano rispetto. E lo ripeto: rispetto! ↓
Fanno turni stancanti, pesanti e solo una piccolissima parte di straordinari possono essergli riconosciuti. Sono 7milioni di euro, la Difesa ce li ha e io ho deciso, attraverso un emendamento al Dl Sicurezza bis – continua il Ministro della Difesa – di metterli sul piatto per riconoscere a questi ragazzi quello che, più semplicemente, rappresenta un loro diritto.
Se ti spacchi la schiena e lavori il doppio per la sicurezza del Paese, rischiando a volte la vita stessa, lo Stato non si può girare dall’altra parte.
Ma proprio in questo momento dal Viminale, che ha competenza in materia, ci è stato comunicato che c’è l’orientamento ad esprimere parere negativo sull’emendamento, che tra l’altro ha già avuto il parere positivo di altri dicasteri dopo essere stato rivisto dal Mef.
Ed ora voglio capire il perché. Lo esigo!
Voglio capire – conclude la Trenta – se esistono figli e figliastri, visto che nemmeno due giorni fa ho sentito alzare la voce sulla presunta inammissibilità di altri emendamenti per i corpi di polizia civile, fortunatamente poi passati.
Mi aspetto una risposta chiara. Io i miei ragazzi non li lascio soli. Io voglio una spiegazione a questa ingiustizia. Il Viminale spieghi!