Somalia: soldati italiani consegnano una clinica in distretto Mogadiscio

MOGADISCIO,  13 MARZO –  Il progetto di costruzione di una clinica nell’area di Garasbaleey, uno dei 18 distretti della capitale somala Mogadiscio che oltre ad essere tra i più popolati era l’unico senza la presenza di un presidio sanitario, è stato completato e la cerimonia di chiusura si è svolta nell’International Campus di Mogadiscio – sede del Quartier Generale di EUTM – Somalia e della componente nazionale (IT-NSE) di supporto alla missione di addestramento dell’Unione Europea.

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L’esterno della clinica

Il progetto, tutto italiano, in pochi mesi ha portato alla costruzione di una clinica che – finanziata con i fondi assegnati alla componente CIMIC (Cooperazione Civile Militare) dell’Italian National Support Element (IT-NSE) – rappresenterà un importantissimo punto di assistenza medica sia per i residenti di Garasbaleey che per le tante famiglie di sfollati che in questo periodo a centinaia stanno muovendo dalle aree interne verso Mogadiscio in cerca di cibo e acqua per sfuggire ad uno dei peggiori periodi di siccità e carestia degli ultimi decenni.

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La cerimonia di consegna

Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Mogadiscio e governatore della regione di Banadir, Yussuf Hussein Jim’ale ed il Commissario distrettuale di Garasbaleey, Abdirahman Ahmed Alì, i quali , sottolineando l’importanza della clinica per la popolazione della capitale, hanno espresso profonda gratitudine alle autorità italiane militari e diplomatiche presenti, il tenente colonnello Giuseppe Fabri, Comandante dell’Italian National Support Element (IT-NSE) e il Colonnello Carlo Emiliani, addetto militare presso l’Ambasciata d’Italia in Somalia.

 

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