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Soldato russo picchia a morte suo superiore durante viaggio in treno. Rischia 15 anni di carcere

Un Sergente Maggiore russo è stato arrestato per aver picchiato a morte un Capitano.Il militare ora dovrà rispondere di  “atti violenti commessi contro un superiore durante la mobilitazione”. La notizia è stata diffusa dal quotidiano Magnitogorsk Online.

Al militare sarebbe stato ruscontrato un tasso alcolemico al di sopra della norma.

L’incidente è avvenuto lo scorso 23 dicembre alla stazione di Misyash. Entrambi i militari erano stati arruolati durante l’ultima mobilitazione e, al momento dei fatti, si trovavano su un treno militare vicino a Chelyabinsk quando, per motivi non resi noti, sono venuti alle mani. 

Secondo un comunicato stampa emesso dal tribunale militare russo, il sergente, in preda ai fumi dell’alcool, avrebbe colpito ripetutamente il superiore fino ad ucciderlo.

Per lui, in caso di condanna, si prevede una pena detentiva dai 5 ai 15 anni poiché dovrà rispondere di un reato ai sensi dell’articolo 334, parte 3, del codice penale della Federazione Russa (violenza nei confronti di un superiore, ndr).

Questo non è il primo incidente mortale che coinvolge soldati russi inviati in Ucraina durante la mobilitazione annunciata da Vladimir Putin. Diversi soldati sono morti in circostanze poco chiare. 

Alla fine di settembre, il presidente Vladimir Putin ha firmato gli emendamenti alla legge che istituiscono sanzioni per diserzione, saccheggio e resa, e ha effettivamente introdotto le nozioni di “mobilitazione”, “legge marziale” e “tempo di guerra” nel codice penale della nazione.

In particolare, l’articolo 334 cp (“atti di violenza contro il superiore”) è stato modificato con la parte 3 – “reclusione da 5 a 15 anni per un delitto commesso in condizioni di conflitto armato”.

Nei mesi scorsi, diverse persone chiamate alle armi, sono decedute prima di raggiungere il fronte. Tutte in circostaze misteriose. Lo scorso settembre, quattro soldati sono morti in circostanze non rese note. Appartenevano all’unità militare della regione di Leningrado.

 All’inizio di dicembre, altri quattro soldati sono morti nelll’unità di addestramento a Yelani, nella regione di Sverdlovsk.

Il deputato della Duma di Stato Maksim Ivanov, il funzionario incaricato di coordinare le questioni relative alla mobilitazione nella regione russa degli Urali, ha così commentato i drammi: “Ad essere onesti, non so cosa sia successo. Sono morti e basta, non siamo entrati nei dettagli”.

FONTE THE INSIDER theins.ru

 

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