Soffocata da un boccone, la salva un carabiniere fuori servizio

BRACCAGNI. Se un carabiniere non fosse entrato in quel ristorante per bere un caffé, lei probabilmente sarebbe morta in un modo assurdo: soffocata da un pezzo di carne andatole di traverso.

Siamo a Braccagni, venerdì sera, alla Stalla di Eliseo. Ai tavoli ci si gode la serata. Improvvisamente si sente un grido di donna: seduta al tavolo con il marito, una cliente grossetana di 48 anni freme, si agita e si porta le mani al collo. In quel momento nel ristorante entra un carabiniere: è libero dal servizio e ha intenzione di prendere un caffé.

Il militare capisce al volo cosa le sta succedendo. Si lancia su di lei e mette in atto la cosiddetta manovra di Heimlich, la tecnica di primo soccorso usata per liberare le vie aeree da un’ostruzione che – praticata in modo corretto – ha salvato tanti bambini. È un pezzo di carne che le impedisce di respirare, che la sta soffocando. Nel frattempo il carabiniere sollecita il marito perché chiami il 118.

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