L’indennità di vacanza contrattuale è finalizzata a retribuire il periodo di vuoto contrattuale che intercorre tra la vigenza di un contratto e il momento del suo rinnovo.
Per far fronte ai tempi occorrenti per la stipula del nuovo contratto ed evitare che detto periodo si traduca in un danno retributivo per il dipendente, il legislatore ha deciso di tutelare il lavoratore, prevedendo un’indennità per compensare i ritardi del rinnovo contrattuale e le spinte inflazionistiche.
Per il personale in regime di diritto pubblico, per il quale è prevista l’emanazione di DPR di recepimento degli accordi sindacali e dei provvedimenti di concertazione (Comparti Difesa, Sicurezza, Soccorso Pubblico, Carriera Diplomatica e Carriera Prefettizia) per il triennio 2022- 2024, l’importo dell’IVC 2025 è stato calcolato provvisoriamente sulla base dello stipendio attualmente in vigore (vedi Tabella 1).
Tale importo si aggiunge a quello relativo all’IVC in godimento dal 2022 e all’incremento di 6,7 volte la citata IVC ordinaria previsto dall’articolo 1, comma 28, della legge n. 213 del 2023 decorrente dal 1° gennaio 2024.
Gli importi dell’IVC 2025 saranno rideterminati all’atto dell’entrata in vigore dei DPR di recepimento degli accordi sindacali e dei provvedimenti di concertazione per il triennio 2022-2024, sulla base dei nuovi stipendi (vedi Tabella 2)