Con la riforma della Gestione credito INPS, dal 12 gennaio 2025, pensionati ed ex dipendenti pubblici possono aderire alla Gestione credito senza più scadenze, accedendo a prestazioni agevolate di tipo creditizio e sociale.
Si tratta di un’importante novità rispetto al passato, quando l’iscrizione era soggetta a finestre temporali specifiche. La nuova normativa introduce la definitività dell’adesione, rendendola irrevocabile una volta esercitata.
L’adesione è consentita a:
– pensionati ex dipendenti pubblici che percepiscono trattamenti pensionistici erogati dalla Gestione dipendenti pubblici dell’INPS e che non hanno già aderito in passato;
– pensionati di enti pubblici che percepiscono trattamenti pensionistici da enti o casse previdenziali diverse dalla Gestione sottufficiali e ufficiali in ausiliaria prossimi al pensionamento;
– dipendenti pubblici attivi non iscritti alle casse pensionistiche della Gestione dipendenti pubblici.
Non possono invece aderire i titolari di pensione ai superstiti, i pensionati di enti privati o soggetti con contribuzione esclusiva alla Gestione separata e chi ha prestato attività in qualità di collaboratore presso enti pubblici.
L’adesione si effettua accedendo al portale INPS tramite SPID, CIE o CNS, utilizzando il servizio “Adesione alla gestione delle prestazioni creditizie e sociali”.
I pensionandi devono presentare la richiesta entro l’ultimo giorno di servizio, per ottenere la continuità dell’iscrizione e avere subito i benefici senza dover attendere 12 mesi. In particolare, i dipendenti pubblici che andranno in pensione con APE Sociale, procedure di esodo o contratti di espansione devono richiedere l’adesione prima della cessazione del servizio, per evitare interruzioni nei diritti previdenziali.
L’adesione alla Gestione credito comporta un obbligo contributivo specifico, che varia in base alla categoria. Per i dipendenti è prevista una trattenuta dello 0,35% sulla retribuzione contributiva e pensionabile, versata dal datore di lavoro con diritto di rivalsa, mentre per i pensionati la trattenuta è dello 0,15% sull’importo lordo della pensione, compresa quella minima.
In caso di pensionati con più trattamenti, la trattenuta avviene solo sulla pensione diretta derivante dall’attività di dipendente pubblico. Il contributo, una volta versato, non è rimborsabile, anche se l’iscritto non usufruisce delle prestazioni. Per tutti i dettagli operativi, è possibile consultare il portale INPS e la Circolare n. 49 del 3 marzo 2025.