SINAG: INDENNITÀ OPERATIVA SUPPLEMENTARE A FAVORE DEI MILITARI CON QUALIFICA DI SOCCORRITORE MARITTIMO (RESCUE SWIMMER).

CONCERTAZIONE PER IL RINNOVO CONTRATTUALE RELATIVA AL TRIENNIO 2019 – 2021 DEL COMPARTO DIFESA – NECESSITÀ DI ATTRIBUZIONE DI UNA INDENNITÀ OPERATIVA SUPPLEMENTARE A FAVORE DEI MILITARI CON QUALIFICA DI SOCCORRITORE MARITTIMO (RESCUE SWIMMER) APPARTENENTI AL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO – GUARDIA COSTIERA IMPIEGATO SU UNITÀ NAVALI, DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI N. 405 IN DATA 

Roma – Il Sindacato Nazionale Guardiacoste – SI.NA.G. – nella costante attività di tutela dei propri iscritti, costituiti dal personale della Forza Armata Marina e del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha opportunamente evidenziato, con la redazione di apposita missiva, all’Onorevole Ministro della Difesa, informando nel contempo anche il Ministero della Pubblica Amministrazione – Dipartimento della Funzione Pubblica, l’Onorevole Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili il Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Capo di Stato Maggiore della Marina ed il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, una sostanziale criticità, emersa nei confronti del personale militare appartenente alla figura professionale del soccorritore marittimo (rescue swimmer), quali militari appartenenti al Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera impiegati su unità navali, in ordine alla mancata attribuzione di una indennità operativa supplementare per il servizio svolto in particolari condizioni e situazioni di impiego operativo.

Oggetto d’istanza riguarda la possibilità che nei lavori della prossima concertazione, relativi alle procedure negoziali di rinnovo del contratto del personale non dirigente del comparto sicurezza e difesa per il triennio 2019-2021, di:

• L’attribuzione di una indennità operativa, supplementare, al personale dei militari con qualifica di Soccorritore Marittimo (rescue swimmer) appartenenti al Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, impiegato su unità navali, avente una misura percentuale del 180 per cento dell’indennità di impiego operativo di base;

• Del trascinamento dei periodi di servizio svolti in particolari condizioni e situazioni di impiego operativo per compensare e conservare il valore economico del proprio stipendio laddove per motivi spesso sanitari, dovuti all’usura fisica/mentale e/o ad infortuni sul lavoro, il personale, non percettore più dell’indennità e destinato ad altri incarichi, subisca un decremento economico ingiusto.

In particolare si è evidenziato che, negli anni, la categoria Soccorritori Marittimi ha subito una vera e propria emarginazione e discriminazione stipendiale, rispetto a tutte alle altre categorie che percepiscono particolari indennità operative, sottolineando la necessità di procedere all’eliminazione della sopramenzionata sperequazione mediante l’attribuzione di un’apposita indennità operativa “fissa e continuativa” quale compenso economico per il rischio, per il disagio e per le responsabilità connesse alle diverse situazioni di impiego derivanti dal servizio svolto dai Soccorritori Marittimi, il quale ha una natura tutt’altro che episodica ed infatti, alla pari di quanto già espressamente riconosciuto e corrisposto dal legislatore a favore degli Incursori, dei Palombari/Sommozzatori e degli Aereosoccorritori considerati, alla stregua del pilota, meritevoli di una specifica retribuzione indipendentemente dal singolo episodio (di volo o, nel caso in specie, l’immersione).

A mero titolo di contributo si è partecipato che la necessità di copertura è definibile in cifre enormemente contenute, considerato che allo stato attuale la composizione numerica dei Soccorritori Marittimi operativi è pari a 27 (ventisette) unità. In buona sostanza considerato che la media dell’indennità equivale a circa €. 350,00 (trecentocinquanta/00), la quale calcolata, in maniera fissa e continuativa, su tredici mensilità ammonta a circa €. 126.000,00 (centoventiseimila/00) annui totali.

L’accoglimento dell’istanza avanzata dal SI.NA.G. costituirebbe un tangibile primo segno di gratificazione del personale militare alla figura professionale del soccorritore marittimo (rescue swimmer), quali militari appartenenti al Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera

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