SIAP POLIZIA: TFS, SBLOCCATO L’ANTICIPO DELLA LIQUIDAZIONE

Premettendo che – come dichiarato nel documento politico programmatico della Segreteria Nazionale (Leggi Qui)– se non saremo ascoltati, daremo battaglia per ridurre l’inaccettabile ritardo nella corresponsione del TFS (Trattamento Fine Servizio) per quelle decine di migliaia di colleghi che entro il 2030 accederanno alla pensione, i quali, oltre a dover subire le attese bibliche, saranno costretti a vedersi liquidare cifre parziali della liquidazione, salvo che si rivolgano agli istituti bancari per farsi anticipare la buonuscita, subendo l’iniqua applicazione di tassi d’interesse che hanno raggiunto la soglia del 3 %, diamo atto del rinnovo dell’accordo quadro che consente tale misura.

Era scaduto il 30 giugno scorso l’accordo quadro con l’Abi (Associazione delle banche italiane) per l’anticipo del Tfs/Tfr ai dipendenti pubblici.

Il decreto che proroga per altri due anni la convenzione che regola l’erogazione dell’anticipo del Tfs agli statali, sempre con tasso agevolato allo 0,4%, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale venerdì scorso: ripartono così le pratiche congelate.

L’elenco degli istituti di credito che aderiscono all’accordo quadro è consultabile online a questo indirizzo. Al momento sono in tutto 8 gli istituti di credito che aderiscono al patto e tra questi spicca Unicredit, unica grande banca ad aver sposato l’accordo (nel marzo del 2021).

Si sono tirati indietro strada facendo ben 12 istituti di credito (tra il 2020 e il 2021). Grazie alla convenzione Abi i dipendenti pubblici non devono aspettare gli anni necessari per legge per incassare il proprio Tfs.

Previsti anticipi entro la somma dei 45mila euro e a un tasso agevolato dello 0,4% se ci si rivolge alle banche che aderiscono all’accordo quadro. Il tasso arriva anche al 4% se si chiede invece l’anticipo della liquidazione agli istituti di credito non convenzionati. Più nel dettaglio, il percorso che porta al pagamento anticipato della buonuscita prevede una serie di passaggi.

Per prima cosa bisogna richiedere all’ente erogatore del Tfr/Tfs (l’Inps generalmente) la certificazione attestante il diritto all’anticipazione. Poi va presentata la richiesta di anticipo all’istituto di credito convenzionato, che verificherà con l’ente erogatore la sussistenza dei presupposti per l’anticipazione. In caso di semaforo verde da parte dell’ente erogatore e della banca, la liquidazione dell’anticipo si materializza sul conto corrente del beneficiario nei successivi 15 giorni.

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