SASSARI, DOPO LA CATTURA DI JOHNNY LO ZINGARO, EVASO DAL CARCERE, LA PROPOSTA DEL SAPPE: “AFFIDARE IN VIA ESCLUSIVA A POLIZIA PENITENZIARIA IL CONTROLLO DI TUTTA L’AREA PENALE ESTERNA”

“Brillante è stata l’operazione di servizio interforze di NIC Polizia Penitenziaria e della Polizia di Stati che ha portato alla cattura di Johnny lo Zingaro”, evidenzia Donato Capece, segretario generale del SAPPE.

Io credo che sia davvero giunta l’ora di affidare al Corpo di Polizia Penitenziaria gli uomini ed i mezzi necessari per assicurare il controllo dei soggetti detenuti ammessi a misure alternative, area penale esterna, permessi premio: parliamo, complessivamente, di più di 11omila persone coinvolte nell’esecuzione della pena in Italia”.

Capece sostiene che si rende opportuno “predisporre al Ministero della Giustizia un urgente“tavolo tecnico” di tutti gli attori in causa, Magistratura, Autorità penitenziarie, Polizia Penitenziaria per mettere in campo, con la competenza e il contributo di tutti, una strategia comune, capace di rispondere in maniera più incisiva alle esigenze di sicurezza delle strutture e anche del territorio, dal momento che taluni detenuti che non rientrano ad esempio dal permesso, di sicuro rientrano nel loro territorio a delinquere!! E questo, per una società civile, non è ammissibile, tollerabile!”.

Per il SAPPE “nel primo semestre dell’anno 2020 si sono verificate, nelle carceri italiane, 75 evasioni da istituti penitenziari, 5 evasioni da permessi premio, 1 da lavoro all’esterno, 4 da semilibertà e 7 mancati rientri di internati

Dati minimi, rispetto ai beneficiari, tenuto anche conto che l’alto numero di evasi da istituti penitenziari è condizionato dalle rivolte dello scorso marzo e dalle maxi evasioni di Foggia. Questo non deve però inficiare l’istituto della concessione delle ammissioni al lavoro all’esterno o dei permessi ai detenuti. Serve, piuttosto, un potenziamento dell’impiego di personale di Polizia Penitenziaria nell’ambito dell’area penale esterna.

A nostro avviso è fondamentale potenziare i presidi di polizia sul territorio – anche negli Uffici per l’Esecuzione Penale esterna -, potenziamento assolutamente indispensabile per farsi carico dei controlli sull’esecuzione delle misure alternative alla detenzione, delle ammissioni al lavoro all’esterno, degli arresti domiciliari, dei permessi premio, sui trasporti dei detenuti e sul loro piantonamento in ospedale.

E per farlo, servono nuove assunzioni nel Corpo di Polizia Penitenziaria, La sicurezza dei cittadini non può essere oggetto di tagli e non può essere messa in condizione di difficoltà se non si assumono gli Agenti di Polizia Penitenziaria”.

 

Roma, 15 settembre 2020

Con cortese preghiera di diffusione e pubblicazione

 

Dott. Donato CAPECE – segretario generale SAPPE

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