L’ex cappellano della 46^ Brigata Aerea e del Reggimento logistico Folgore di Pisa. nel 2016 fu accusato da un carabiniere di “attenzioni morbose” e stalking, in cambio di favori nell’Arma.
Ne conseguì un’indagine che è tuttora in corso, con due procedimenti pendenti, uno militare e uno civile. Da allora il cappellano venne sospeso dall’incarico e obbligato perun periodo alla dimora nella sua casa.
In seguito la stessa Congregazione del Clero aprì le indagini sul caso. Negli ultimi giorni il prete è stato “spretato”, ovvero ridotto allo stato laicale e non potrà mai più esercitare il servizio sacerdotale.
La richiesta di grazia che ha depositato lo scorso 11 dicembre, finita sotto l’attenzione di Papa Francesco, è stata inutile, anzi, lo stesso papa ha reputato giusta la sentenza della Congregazione del Clero.
Da quanto riporta “Il Roma“, la comunicazione ufficiale è stata resa nota dalla Prelatura di Pompei, che il 20 gennaio ha ricevuto la conferma definitiva della decisione approvata in forma specifica da Papa Francesco il 7 novembre 2020.
”Una pena nella Chiesa viene inflitta sempre in vista di un bene maggiore – è scritto nel comunicato – per colui che ne viene raggiunto e per l’intera comunità cristiana”. ”Questo rimane in comunione con la Chiesa in quanto fratello battezzato in Cristo ed è invitato ad attingere, come ogni fedele, alla grazia della Parola di Dio e dei sacramenti”.
”Accogliamo con docilità questa decisione – commenta la Prelatura nella nota pubblicata da “il Roma” – custodendola nella preghiera e nel rispetto dell’interessato”.
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