Premiato il maresciallo dei carabinieri che ha donato il proprio stipendio al comune in epoca covid

Il maresciallo dei carabinieri Ettore Cannabona aveva devoluto  il proprio stipendio in favore del comune in cui prestava servizio. Il sindaco di Altavilla Milicia, piccolo paesino in provincia di Palermo, lo aveva ringraziato pubblicamente con un post su facebook.

Noi di NSM avevamo reso pubblico il gesto ( leggi QUI), così come avevamo fatto per un altro militare, Il colonnello dell’Esercito Italiano Valentino De Simone, che aveva deciso di devolvere tutti i propri stipendi fino al cessare dell’emergenza COVID19 al comune di Aversa,  e come avevamo fatto anche per l’Agente della Polizia Italiana Antonio Lollo, che dopo aver donato il proprio stipendio  e rilasciato un’intervista, ha rischiato addirittura di essere punito ( leggi QUI).

E’ stato il generale Arturo Guarino del comando provinciale dei carabinieri di Palermo ad avvisare  Cannabona di essere stato insignito dell’onorificenza di “cavaliere al merito” dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Cannabona, intervistato da un quotidiano locale, ha raccontato la sua reazione una volta ricevuta la notizia del prestigioso riconoscimento :

«In quei mesi tragici ho visto la povertà esplodere negli occhi della gente disperata che non aveva letteralmente da mangiare. Sentivo di dover far qualcosa e così ho contattato il Sindaco esprimendogli la volontà di investire il mio stipendio di marzo a favore della comunità». 

«Ho saputo dell’onorificenza ieri, mentre ero in viaggio verso la Puglia. Mi ha contattato il generale Arturo Guarino, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, per complimentarsi con me. Ero stupito e tuttora lo sono. Non me lo aspettavo».

Di seguito il messaggio pubblicato dal Sindaco di Altavilla Milicia su facebook:

Ogni gesto di solidarietà, piccolo o grande – scrive il sindaco – ha un valore immenso.
È nel donare che l’uomo è Uomo.
È nella generosa condivisione delle difficoltà altrui che l’umanità dimostra di potere uscire dalle tragedie; e di meritarlo, soprattutto.
Il valore di un dono, anche piccolissimo, sarà sempre grande, se dettato dal nostro cuore.
Non facciamo mai, della generosità, motivo di vanto.
Semmai di sprone e d’esempio.
È dell’egoismo che dobbiamo, invece, provare vergogna.
Se doniamo, facciamolo quindi in silenzio. Con garbo. Con riservatezza.
Ma ci sono gesti che assumono un significato di tale bellezza, di speranza, di fiducia, che sarebbe un peccato non raccontarli.
Tipo quello di un Carabiniere; che oltre a rendere, con il quotidiano servizio, onore alla propria divisa e all’Arma, decide di devolvere l’intero stipendio mensile per aiutare chi oggi, più di altri, sta soffrendo.
Grazie Ettore. A nome di tutti.
Non volermene per questo post.
Ti abbraccio,
Pino Virga


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