Poliziotti e militari perdono la patente personale solo dopo la condanna

Agenti, vigili e militari, se provocano un incidente anche grave mentre guidano un veicolo di servizio, non rischiano di perdere la loro normale patente civile. Almeno fino al momento in cui saranno condannati penalmente per il reato di omicidio stradale o di lesioni personali stradali.

Lo chiarisce una circolare del ministero dell’Interno, che dà conto del parere del Consiglio di Stato sulla delicata questione. In sostanza, fino alla condanna vale il principio secondo cui i pesanti provvedimenti – anche cautelari – da applicare alla patente in caso di incidente grave riguardano esclusivamente la licenza di guida di servizio.

La circolare – protocollata col numero 300/A/3524/17/109/41 e datata 28 aprile – parte dall’interpretazione, confermata dal Consiglio di Stato, secondo cui la nuova legge sull’omicidio stradale (la 41/2016) «nulla ha sostanzialmente innovato rispetto al regime previgente».

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